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“Bagarre” Asti-Castellazzo B.da, gli animi non si placano – Gli astigiani: “Multati per un cane, siamo alla follia!”

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Non accenna a placarsi il fiume di polemiche generato dal match tra Asti e Castellazzo Bormida, vinto dagli ospiti domenica e valido per la sesta giornata del girone B di Eccellenza.

Gli astigiani, infatti, sono stati ampiamente puniti dal giudice sportivo: squalifica fino al 15 novembre per il massaggiatore Ciaflone “per il comportamento ingiurioso nei confronti dell’allenatore avversario al quale a gioco fermo ha rivolto insulti e per aver cercato di aggredirlo fisicamente dopo la notifica del provvedimento” e due turni a Giuseppe Picone “per condotta ingiuriosa consistente nell’aver rivolto insulti alla terna arbitrale“.

Gli astigiani, però, si scagliano soprattutto su quella che in apparenza è la minore tra le sanzioni: 50 euro di multa “per aver consentito ad una persona non autorizzata di entrare durante il riscaldamento dei giocatori nel terreno di gioco con un cane”.

Siamo alla follia! – tuona il “primo tifoso” Ignazio Colonna (presidente fino allo scorso anno, prima di ricevere un’inibizione dalle attività sportive per tre stagioni) – Siamo stati multati per un cane in campo nel pre-partita, ancora prima che fosse effettuato l’appello nello spogliatoio! Ma di cosa stiamo parlando? Ma mi chiedo: per la Lazio e la sua aquila Olimpia allora cosa bisognerebbe fare? Pazzesco!”.

Da qui, un lungo richiamo ad ogni elemento della gara contestato dagli astigiani, riassunto così: “In sintesi, riteniamo che su questi campi vengano mandati dei veri ignoranti: arbitrano senza sapere il regolamento! Il tono del direttore di gara è stato provocatorio sin dall’inizio, sia per la questione del cane che per la richiesta di chiarimenti sulla presenza di bambini raccattapalle in campo. Poi, come se non bastasse, in campo se ne sono viste di tutti i colori. Nella maggior parte dei casi, benché gli atteggiamenti di tifosi e dirigenti siano a volte da punire, è dal direttore di gara e la sua capacità di gestione degli animi che dipende il buon andamento del match. Domenica non è stato in grado!“.

Quindi, il reclamo: “Vogliamo che in federazione capiscano che così non si può andare avanti e prendano in considerazione le nostre lamentele!“.

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