Alba: presentata la campagna #IOACCOLGO, esempio di tutoraggio e ospitalità sul nostro territorio (FOTO E VIDEO)

Una serata per promuovere il dialogo e l'incontro, ovvero i metodi più efficaci per sconfiggere i pregiudizi

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Presentata giovedì 3 Ottobre presso il C.P.I.A. (Centro Provinciale Istruzione Adulti) di Alba la campagna nazionale #IOACCOLGO, coordinata dal CIS (consorzio Compagnia di Iniziative Sociali), il cui scopo è promuovere i valori della solidarietà e dell’integrazione dei rifugiati. Il progetto nasce in seguito delle ultime disposizioni politiche riguardanti l’accoglienza dei migranti sul territorio italiano.

Il progetto si colloca nella rete SIPROIMI, la quale fornisce protezione internazionale e sussidiaria alle persone che si trovano fuori dal proprio Paese d’origine. Nel caso specifico delle cooperative Orso e Alice, ovvero gli enti gestori dei centri di accoglienza su Alba e Bra che si occupano esclusivamente di uomini titolari di protezione internazionale.

Lo scopo del programma è di proporre al destinatario opportunità di socializzazione e formazione, attraverso la partecipazione ad attività sportive culturali, creando così occasioni per le persone che sono in accoglienza di sviluppare legami sul territorio.

Essendo quest’ultima la parte un po’ più complessa, nel 2018 nasce il progetto INSTRADAAA, che si pone come obiettivo quello di creare occasioni d’incontro tra i rifugiati e i residenti del territorio, i cosiddetti tutor. A differenza dell’accoglienza, dove il rapporto si basa a soddisfare un progetto di sei mesi o un anno senza offrire una continuità, l’offerta proposta è una relazione di parità sociale che s’instaura tra i tutor e rifugiati creando un legame prolungato nel tempo.

Si comincia con un caffè al bar, che fornisce un’occasione d’incontro tra due persone basandosi su un matching tra candidati tutor e candidati rifugiati in base agli interessi e aspetti comuni, in seguito i soggetti coinvolti proseguono in autonomia. Il compito del tutor è di creare uno spazio libero dai pregiudizi, dove il rifugiato possa dissociarsi dalle etichette e luoghi comuni che spesso gli vengono attribuiti.

Per quanto riguarda i territori di Alba e Bra, in questo momento è presente un gruppo di tutor di 23 persone che dal 2018 hanno iniziato il percorso di affiancamento. I tutoraggi attivi oggi sono 12 e 14 richiedenti asilo coinvolti.

Inoltre, la fortuna presente sul nostro territorio è stata la nascita dell’ospitalità in famiglia, che va a soccorrere le persone che hanno finito il percorso d’accoglienza, creando una rete di persone e tutor disposte ad ospitare i rifugiati a casa propria per un certo lasso di tempo. Ad Alba si è creato un gruppo famiglie, al momento nove, che forniscono questa tipologia di solidarietà. Si tratta di un aiuto che li possa agevolare nel compito di un inserimento lavorativo, che sarà seguito da una ricerca per una stabilità sempre più indipendente.

Al termine della presentazione del programma, sono intervenuti coloro che hanno già partecipato attivamente al progetto, raccontando sia il punto di vista del tutor sia quello del ragazzo ospitato. Un’esperienza ricca di emozioni da entrambe le parti: le persone a cui è stato fornito alloggio hanno potuto ritrovare l’atmosfera famigliare che non sentivano da tempo e l’occasione d’imparare a vivere in nuovo contesto culturale sentendosi parte attiva di esso. Per quanto riguarda le famiglie:un momento di scambio culturale che arricchisce l’esperienza delle persone liberandole da pregiudizi spesso infondati.

E’ proprio sui temi dell’ospitalità e dell’inserimento sociale che la campagna ha deciso di adottare come simbolo: la ‘coperta dorata’, lo strumento isotermico d’emergenza che viene fornito a queste persone durante il primo soccorso.

Entrare a far parte progetto è molto semplice: basta visitare la piattaforma web istradaaa.it e candidarsi come tutor territoriale compilando l’apposito form.

Nel video, un ultimo messaggio da parte di chi ha vissuto l’esperienza in prima persona: