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“L’organizzazione internazionale americana World International Champions ha cessato di esistere, le cause sono ancora ignote“. Così Maurizio Paschetta, il recordman saluzzese, inizia il racconto della disavventura vissuta in questi mesi legata al riconoscimento dei suoi record, in discipline particolari come la pigiatura dell’uva con i piedi, spaccalegna con accetta, impilamento balle di fieno su un rimorchio, raccolta tartufi con cane su ring, vangatura del terreno a mano e raccolta lumache.
Record mondiali non più presenti nel sito web dell’ente certificatore. “Ho proceduto immediatamente a contattare l’organizzazione all’inizio di quest’anno, non ricevendo nessuna risposta. Un grosso danno, ma ho provveduto a cercare un’altra organizzazione internazionale che potesse riconoscermi i durissimi record mondiali agricoli ottenuti. In sette mesi ho contattato tutte le organizzazioni internazionali (un centinaio) che certificano record mondiali di qualsiasi genere. Per non cadere nella trappola di ricevere certificati falsi, ad ogni ente certificatore ho provveduto a chiedere informazioni dettagliate, del tipo: partita iva , statuto societario redatto da un notaio e documenti iscrizione registro imprese. Questi documenti servono per capire se l’organizzazione è riconosciuta e controllata dallo stato dove è situata. La maggior parte di queste organizzazione non sono in regola, hanno solo semplicemente un sito web o pagina Facebook che la utilizzano come database. Lo scopo di queste organizzazione chiamate fake hanno lo scopo di spillare soldi ingannando i futuri aspiranti recordman. L’ignoranza dei aspiranti recordman e i pochi controlli fatti dai governi dove esistono queste organizzazione fake , permettono che queste organizzazioni si moltiplichino nel mondo“.
“Dopo molti tentativi a vuoto – racconta Paschetta- ho trovato la World Record Certification Limited , fondata da Honghua Xu, con sede a Londra, nata il 12 aprile 2016, iscritta nel registro imprese del Regno Unito dalla Campanies House“.
In questi ultimi due mesi, l’organizzazione internazionale, dopo aver analizzato con scrupolo tutti i documenti, cioè articoli di giornale, foto e video, ha provveduto a certificare i sei record mondiali agricoli di Maurizio Paschetta.
