Sciopero portavalori l’1 e 2 agosto, i sindacati: “Ci dispiace per i disagi, ma da troppo attendiamo il contratto”

In quelle giornate potrebbero essere a rischio i prelievi bancomat. Il segretario provinciale Fisascat-Cisl Solavagione: "Proposte inaccettabili, siamo decisi ad andare avanti"

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Chiedono il rinnovo del contratto fermo da tre anni e mezzo i portavalori che sciopereranno nelle giornate dell’1 e 2 agosto. In Italia sono oltre 70 mila. La protesta, indetta dai sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, si svolgerà anche in provincia di Cuneo.

“Sarà uno sciopero imponente – spiega il segretario provinciale Fisascat-Cisl Enrico Solavagione -. Il contratto è scaduto da 42 mesi, le richieste della controparte sono assolutamente inaccettabili, soprattutto per quanto riguarda il salario. Ci sono stati proposti 40 euro per i prossimi 3 anni e tutta una serie di altre norme che non ci convincono. Avevamo in calendario alcuni incontri con la controparte a luglio: ne abbiamo fatto solo uno, gli altri sono saltati e ci è stato detto che ci saremo rivisti a settembre. Noi da 3 anni e mezzo stiamo provando a metterci del nostro per riuscire ad arrivare ad un accordo: questi non sono segnali positivi”.

Lo sciopero potrebbe causare problemi per i prelievi agli sportelli bancomat in quei giorni: “Ci rendiamo conto che il periodo non è dei migliori, quando molta gente si prepara per partire per le ferie, ma dovevamo farlo in quelle giornate per far comprendere i disagi del settore. Chiediamo scusa per le difficoltà che ci saranno, ma siamo certi che la comunità cuneese capirà le ragioni di questo sciopero”.

I sindacati stanno inoltre preparando un documento da far sottoscrivere a tutti i lavoratori e da far pervenire ai due vicepremier, nel quale vengono spiegate le ragioni dello sciopero e le problematiche del settore.