Tratto in salvo l’alpinista torinese caduto dal Gasherbrum VII in Pakistan

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“Grazie al supporto di ognuno di voi, abbiamo garantito che il soccorso di Francesco avvenisse alle prime ore di luce di stamattina. Alle 2.50 (ora italiana) l’elicottero era in volo ed è riuscito a recuperare Francesco verso le 4. Da circa 1h30 è in ospedale a Skardu dove stanno facendo i primi esami.”

E’ con queste parole apparse sula pagina Facebook di Francesco Cassardo che si può finalmente tirare un sospiro di sollievo sulla vicenda dell’alpinista torinese rimasto ferito mentre scendeva il Gasherbrum VII, in Pakistan.

Il 30enne piemontese, un medico di Rivoli, era precipitato per 500 metri ed è stato soccorso dal compagno di cordata Cala Cimenti che gli è rimasto accanto per un’intera notte, riuscendo poi a trasportarlo al campo base grazie all’aiuto di altri quattro alpinisti, il russo Denis Urubko, il canadese Don Bowie e due polacchi. Insieme hanno immobilizzato il torinese portandolo poi con una slitta improvvisata fino al campo in cui Cimenti aveva lasciato la tenda prima di scalare la montagna.

“Ancora una volta vogliamo esprimere la nostra emozione per l’enorme supporto che abbiamo ricevuto da ogni parte, per i 4 alpinisti che sono venuti in soccorso di Fra, i medici che hanno seguito Cala nel primo soccorso e per le Istituzioni italiane e pachistane che hanno reso possibile i soccorsi – si legge ancora su Facebook – Un ringraziamento che non si può esprimere a parole va all’amico Cala e a sua moglie Erika. Attendiamo notizie sulle condizioni cliniche”.