Un pomeriggio da archivisti: protagonisti gli studenti del Liceo Bodoni di Saluzzo

Ecco riportata l'esperienza vissuta dai ragazzi

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Venerdì 25 gennaio scorso, noi studenti del Liceo Bodoni di Saluzzo iscritti al percorso figurativo-musicale (da ormai tre o quattro anni a seconda della classe di appartenenza), abbiamo potuto visitare e assistere ad una lezione presso l’archivio del Comune di Saluzzo, per poter comprendere sul campo come leggere le fonti, anche in prospettiva del “Progetto Mozart” che svolgeremo durante l’anno scolastico.

Questo progetto ci vedrà protagonisti di alcune lezioni nelle quali avremo l’occasione di studiare il grande musicista austriaco, ma anche di ricavare delle informazioni sul genio di Salisburgo da alcuni documenti storici, quali alcune delle sue lettere.

Un archivio nasce per un’esigenza, come d’altronde tutte le cose

Guidati dalla Dott.ssa Roberta Chitarrini, responsabile dell’Archivio saluzzese, abbiamo potuto capire che in realtà i moltissimi documenti non sono nati per essere conservati come reperto storico, ma erano documenti notarili, atti di costruzione di edifici o di strade ecc.

Il primo documento relativo a Saluzzo non si trova nell’archivio comunale del capoluogo del Marchesato, bensì nell’Archivio di Stato di Torino.

Attraverso l’analisi di alcuni documenti selezionati dall’archivista, siamo riusciti a capire tra il resto che il Marchese di Saluzzo aveva bisogno di aver dalla propria parte il popolo, anche sacrificando alcuni propri privilegi (come ad esempio quello di poter scegliere per sé il taglio di carne migliore dell’animale, in un’epoca in cui magari si macellava un paio di vacche all’anno). Le concessioni riscontrabili nei documenti erano periodiche perché il Marchesato era costantemente in conflitto con altri stati o signori e quindi era necessario avere un esercito fedele a propria disposizione.

Come fare a capire se un documento è attendibile o meno? Lo si può confrontare con altri manoscritti che riportano gli stessi fatti. Certamente non bisogna fare affidamento al sentito dire, né fermarsi alle prime ricerche. L’assenza di un documento non è mai una prova!

Personalmente ho trovato questo incontro molto istruttivo ed educativo perché abbiamo potuto approfondire una materia purtroppo poco studiata a scuola.

Di questo dobbiamo ringraziare le opportunità offerteci dal percorso figurativo musicale, coordinato dal Preside Prof. Lorenzo Rubini e dal nostro docente di Cultura Musicale Diego Ponzo, percorso che in questi nostri anni di formazione ci permette di fare moltissime esperienze in svariati argomenti di studio.

(Francesco Luciano, I Classico, Liceo Bodoni – Saluzzo)