Oggi a Entracque l’ultimo saluto all’ex guardiacaccia Francesco Ghigo

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L’umiltà, la tranquillità, la competenza, la generosità. Francesco Ghigo, 89 anni, che mercoledì ci ha lasciati riassumeva in sé tutte queste qualità. Guardiacaccia del consorzio di Entracque e poi capoguardia del Parco naturale dell’Argentera, è stato un collega che tra gli anni ’80 e i primissimi anni ’90 ha fatto “scuola” a tutti i dipendenti dell’area protetta.

Era un montanaro legato alla sua terra, capace di carpirne i “battiti”, i segnali, sapeva scoprire un animale dietro un crinale, un nido d’aquila nascosto su una parete, seguire la traccia di un camoscio. Era un uomo che aveva un grande rispetto della natura e conosceva particolarmente bene le montagne attorno a San Giacomo nei cui pressi c’era il “tetto” in cui è cresciuto con la sua famiglia.

“Cecco” era anche un provetto falegname. Era lui, con altri colleghi più giovani, che realizzava i cartelli di legno della segnaletica dei sentieri, le bacheche, le recinzioni delle area attrezzate che in molti casi sono ancora sul posto, incuranti del tempo che inesorabilmente scorre.

Ghigo lascia la moglie Biagia e le figlie Franca e Gabriella con i loro mariti, Augusto e Pier Paolo, e i nipoti.

L’ultimo saluto a Francesco sarà oggi pomeriggio, alle ore 15, nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonino a Entracque.