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Fondazione CRC e GAM ancora insieme per fare cultura a Cuneo, proponendo alla città una nuova mostra, dal titolo “Noi continuiamo l’evoluzione dell’arte”.
L’esposizione, inaugurata martedì 23 ottobre, sarà visitabile gratuitamente nel complesso monumentale di San Francesco fino a domenica 20 gennaio. Dopo l’esperienza dell’anno scorso con la pop art di “Io non amo la natura”, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e la Fondazione CRC hanno deciso di fare un passo indietro, scegliendo gli anni Cinquanta e la corrente informale.
Il direttore della GAM di Torino Riccardo Passoni, curatore dell’esposizione, ha scelto 58 opere dei principali interpreti italiani di quel periodo: Alberto Burrri, Lucio Fontana, Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, il Gruppo degli Otto (Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Santomaso, Turcato e Vedova). Accanto alla pittura, trovano spazio anche le opere scultoree di Mirko Basaldella, Ettore Colla, Pietro Consagra, Giuseppe Tarantino.
“La mostra è uno spaccato dell’arte italiana di quello straordinario decennio degli anni Cinquanta – ha spiegato Passoni durante l’inaugurazione -. Un periodo nel quale cambiano decisamente i canoni di rappresentazione degli artisti, che si staccano dal classicismo che c’era prima della Seconda Guerra Mondiale, per abbracciare l’arte informale. Una corrente che nasce in Francia e che poi dilaga in tutta Europa e negli Stati Uniti. Gli italiani vogliono essere protagonisti di questi cambiamenti internazionali, c’è una necessità di aprirsi e di non rimanere chiusi nei propri confini e ancorati alle proprie tradizioni. Siamo felici di proseguire questa collaborazione con la Fondazione CRC, che ci permette di mettere in mostra opere importanti della nostra collezione”.
“Vogliamo continuare questo percorso culturale in sinergia con la GAM – ha aggiunto il presidente della Fondazione CRC Giandomenico Genta -. Pensiamo che Cuneo possa offrire anche questo a chi viene a visitare le nostre terre. In questa mostra possiamo ammirare opere davvero importanti, che difficilmente si vedono se non attraverso foto sui giornali, scoprendo un periodo artistico davvero straordinario”.
La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 20 gennaio 2019, dal martedì al venerdì dalle 15,30 alle 18,30, il sabato e la domenica dalle 11 alle 18,30.
