La Morra: Filippo Pinsoglio espone in Cantina Comunale | La mostra dal titolo “Vigne e Vignette” resterà aperta dal 2 al 15 giugno

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La Cantina Comunale di La Morra ospita dal 2 al 15 giugno la personale di arte contemporanea di Filippo Pinsoglio dal titolo “Vigne e Vignette”.

La mostra, a cura del critico d’arte Fabio Giuseppe Carlo Carisio, sarà inaugurata sabato 2 giugno alle 16,30 con un brindisi con i vini della Cascina del Monastero di La Morra.

Dopo il successo riscosso dalla mostra antologica nella suggestiva cornice della Chiesa di San Domenico di Alba nel mese di dicembre 2017, le vignette dipinte del maestro astigiano Filippo Pinsoglio ritornano in Langa con i suoi ormai celebri personaggi ancipiti, ovvero dalle teste bifronti, con il doppio volto.
Vigne e vignette metterà in luce una amena peculiarità figurativa del pittore noto alla critica ed alle istituzioni sia per il suo stile paesaggistico tradizionale ma soprattutto per le divertenti caricature, realizzate ad olio o acrilico su tela, con cui ama narrare personaggi caratteristici del Monferrato e della Langa sulla china del suo maestro Carlo Carosso.
Nella mostra lamorrese troverà spazio la recente produzione di una decina di tele con immagini vignettistiche rappresentate in assoluto bianco e nero, appena illuminate da alcuni lampi di colori per un calice di vino, una civetta che pare ubriaca o, in omaggio alla città di Alba, una confezione di Nutella come nell’opera I golosi.
Pinsoglio è parte di quella generazione nata davanti alle vecchie tv in bianco e nero e questo ciclo pittorico vuole essere un tributo nostalgico a tale epoca ormai sorpassata e spesso dimenticata.
In omaggio alla Langa del Barolo l’artista esporrà molte opere sulle storie delle vigne nelle quali, con la semplicità di un bimbo pascoliano, racconta il brindisi tra due vignaioli dopo la dura giornata tra i filari, i corteggiamenti alla bella del paese e panoramiche di un mondo che pare dipinto come un fumetto di altri tempi. Ma proprio perché abile cultore delle cromie intense, calde e squillanti Pinsoglio mostrerà opere del suo repertorio ora con le fiabesche figure di Bacco e L’Alchimista ora con la grande pregevole tela notturna che ha per protagonista un Cesare Pavese in una sapiente evocazione de La luna e i falò.
Fino a lunedì 4 giugno saranno inoltre ammirabili due opere dello stesso artista accanto alle incisioni di Marc Chagall nella mostra Bibbia e Sacro Vino ulteriormente prorogata a Barolo (Aula Picta – ex Confraternita di S. Agostino) in relazione al grande successo. Si tratta dei magistrali oli Gesù in croce e L’Ultima Cena, uno dei capolavori assoluti della produzione del maestro astigiano tra le opere più fotografate della esposizione barolese

CENNI BIOGRAFICI E CRITICI SU FILIPPO PINSOGLIO a cura di Fabio G. C. Carisio

Nato a Moncalieri, è iscritto alla “Società Promotrice delle Belle Arti” sia di Torino che di Asti, dove vive e lavora. Si avvicina alla pittura frequentando lo studio dei compianti artisti Amelia Platone e Carlo Carosso ed inizia a esporre a partire dal 1991. Riceve vari premi e dipinge il drappo del “Palio del Cerro” – Cerreto Guidi (FI) – 2002, il drappo del Torneo Cavalleresco “Castel Clementino”-Servigliano (AP) – 2004, ed altri per il Palio di Asti. Ha esposto nel 2015 e nel 2016 alla mostra Call’Art, presso la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, evento ufficiale del Carnevale di Venezia. Nel 2017-2018 ha preso parte con due magnifiche opere alla mostra collettiva Bibbia e Sacro Vino curata da Fabio Giuseppe Carlo Carisio presso l’Aula Picta di Barolo dove sono state esposte accanto a 14 acqueforti di Marca Chagall sull’Antico Testamento.

Nota critica di Fabio G. C. Carisio: Ispirato dai magnifici paesaggi del Monferrato dove vive, ha evidenziato una facoltà pittorica poliedrica facendo della vivacità cromatica della sua tavolozza il punto di forza. Assai apprezzato anche nelle figure umane, si è ora calato in una dimensione originale attingendo alle espressioni visive della grafica contemporanea per dare nuova impronta alle sue tele. Ha inventato così le “vignette” che rivisitano in chiave caricaturale e giocosa i personaggi della sua abituale produzione artistica. Una vendemmiatrice d’altri tempi diviene protagonista di una composizione tratteggiata ad olio con segni essenziali dove sono le soffici sfumature e le sottili pennellate a dare intensità all’opera. Come i maestri dell’Avanguardia seppero ruppere gli schemi con la visione figurativa antinaturalistica mantenendo però uno stilema pittorico ricercato nel segno e nel colore, con la stessa enfasi stilistica Pinsoglio dipinge queste vignette ricorrendo ad una dovizia di pennellate eloquenti, dense di tessiture, di colore e di sfumature che fanno anche di una semplice caricatura una vivida opera d’arte.
Info [email protected] tel. 3661565872

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.