Grintoso esordio stagionale per Monica Caramellino fra le Valli Cuneesi

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La gara rallistica numero 32 della carriera di Monica Caramellino, il 24° Valli Cuneesi che si è disputato lo scorso fine settimana nelle Valli Occitane attorno a Dronero, potrebbe aspirare alla palma di gara più difficile ed impegnativa della pilotessa canavesana.

“La più difficile ed impegnativa forse no, ma un posto fra le prime tre lo occupa senz’altro” esordisce Monica Caramellino nella luce artificiale del palco arrivi di Dronero, appena terminata la gara. “Le condizioni erano difficili perché, come spesso capita in montagna le condizioni meteorologiche cambiano repentinamente nel giro di pochi minuti. Oltretutto le prove speciali del Valli Cuneesi si snodano scavalcando le montagne con il passaggio da una vallata all’altra. Le situazioni classiche per trovarsi in difficoltà e per non sapere quali pneumatici scegliere all’uscita del parco assistenza, arrischiando sempre e sperando nella buona sorte” descrive la pink lady di Nole Canavese.

“Iniziare la stagione con una gara così difficile ed impegnativa, con un chilometraggio importante e prove lunghe che sfioravano i venti chilometri come la Valmala è doppiamente impegnativo. Occorre trovare immediatamente il ritmo giusto con la macchina e con la navigatrice senza avere la possibilità di rodare i meccanismi se non con pochi chilometri di Shake Down nella mattinata di venerdì. Fortunatamente con la 208 R2B della Friul Motors funziona tutto ad occhi chiusi e con Giulia, nonostante siamo solo alla quarta gara insieme, ci intendiamo alla perfezione”.

Effettuato lo Shake Down di venerdì 27 aprile, Monica Caramellino e Giulia Patrone hanno affrontato le sette prove speciali di sabato concludendo 52esime assolute, 21 esime di Gruppo R e ottave di Classe, oltre ad imporsi nel femminile in una gara che ha visto 101 equipaggi al via. “Nel corso della giornata le prove si sono sporcate, per la terra portata in strada dagli equipaggi delle quattro ruote motrici e con la pioggia si è creata una poltiglia insidiosa che ha tradito più di un equipaggio, anche fra i piloti delle vetture di punta. Che fosse più difficile ad ogni passaggio lo dimostra il fatto che gran parte degli equipaggi, noi comprese, hanno peggiorato i loro riscontri cronometrici prova dopo prova, esattamente al contrario di quanto accade normalmente” sottolinea Monica Caramellino, che prosegue: “Era importante quindi mantenere la concentrazione e non commettere errori, specie su una prova come la Valmala con i suoi 19,57 km di percorso, caratterizzati da una discesa velocissima nel sottobosco con il fogliame per terra. Rimanere concentrati e non farsi vincere dalla stanchezza per quei 15-16 minuti che durava la prova è stato difficilissimo”.

Monica Caramellino riflette un attimo. “Tutto quanto ho raccontato sembra una tortura faticosissima ed in realtà lo è sia a livello fisico sia a livello mentale. Ma è proprio questa la bellezza dei rally. Dover affrontare sfide impegnative prima di tutto con se stessi e poi nei confronti degli avversari e del cronometro. È proprio per questo motivo che ho scelto per l’esordio stagionale un rally tosto come il Valli Cuneesi, di cui si sapevano a priori le difficoltà ed una Classe R2B dove convergono alcuni dei piloti più veloci delle nostre regioni. Ed è per questo che io e Giulia ci siamo divertite un mondo festeggiando il nostro arrivo sul palco di Dronero assieme a mio figlio Vittorio”.