Peveragno: successo senza precedenti della tradizionale iniziativa del «Birùn» del 25 aprile | Iniziata dalla fondatrice Rita Viglietti, la «Viasolada» con trecento partecipanti sulle colline tra Montefallonio e Pradeboni

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Martedì 25 aprile, sul dal piazzale della Chiesa di Montefallonio di Peveragno (e nel cortile della vicina sede del Gruppo Alpino, si son trovati in quasi trecento per «La Viasolada», nuova iniziativa della «Compagnia del Birùn» (dopo la partecipazione alla «Giornata ecologica» e la messa in scena a Beinette dello spettacolo storico «Alpino Andrea», su reduce della campagna di russia italiana nella seconda guerra mondiale, con «Sala Olivetti» gremita, programma annuale intitolato «Paracadute»).

Il momento, giunto alla quattordicesima edizione, intitolato «Silvestremente», una delle principali iniziative annuali del sodalizio, è costituito da escursione su sentieri (questa volta quelli nei boschi della frazione collinare), non competitiva con la partecipazione e collaborazione del C.A.I., Club Alpino (Roberto Torra e Vittorio Toselli in testa), e del F.A.I., Fondo Ambiente Italiano, seguita da danze occitane con Daniela Mandrile, con pranzo al sacco lungo il percorso, finale cena conviviale, alla «Osteria La Badessa», e sorteggio di premi. Il tempo, quasi estivo, assolato, ha portato una adesione senza precedenti (molti avevano la «maglietta» distribuita l’anno scorso, quella verde mimetico con un Martin Lutero con gli occhiali scuri, programma «Di luce e d’ombra»).

Le raccomandazioni (soprattutto di «star sempre in gruppo e seguire le indicazioni delle guide») sono arrivate dalla presidente Simona Grosso (che ha anche ringraziato al A.I.B., la Anti Incendi Boschivi, per la collaborazione), ma lo spirito resta quello della fondatrice, Rita Viglietti, che esortava al massimo rispetto per l’ambiente, a non lasciare sul percorso «nemmeno una carta di caramella».

Il saluto del F.A.I. è arrivato da Françoise Giorgis, presidente provinciale e componente, anche, del Direttivo del «Birùn», che ha spiegato come la sua Associazione non si occupi solo di beni storici ed artistici, ma di ambiente in tutti i suoi aspetti, natura inclusa.

Il percorso, impegnativo, di sedici chilometri, salito sin a Pradeboni (dove si è consumato pranzo al sacco), è stato percorso interamente (a parte piccola «scorciatoia» pomeridiana, per evitare ripida salita, sotto il sole battente e con bambini che davan segni di stanchezza).

Contrariamente a quanto capita in questi casi, i partecipanti al convivio finale, da «La Badessa», erano appena un quarto di quelli partiti il mattino, rossi dal sole, stanchi, ma soddisfatti, allegri.

 

Nel pomeriggio di sabato 28 aprile, meno numerosa era la partecipazione per un nuovo appuntamento, senza soluzioni di continuità, certo più impegnativo, di quelli «da sporcarsi le mani», che non a tutti piace.

Il punto di ritrovo era fissato in Via della Chiesa a Peveragno, e piccolo gruppo, ma deciso, motivato, si è raccolto sotto cielo variabile che, come sa benissimo fare soprattutto in primavera, era capace di alternare, con assoluta velocità, squarci di sole e gocce di pioggia.

L’iniziativa era «È ora di piantarla!», quinta edizione, «riqualificazione urbana». seguito da, meritata, merenda conviviale offerta ai partecipanti dal B&B RaRità, in memoria sempre della fondatrice Rita Viglietti e della sua attenzione per la cura del territorio.

Ci spiega la Presidente («Presidenta»): «Quando cominciò a piantare i suoi “rizomi”, che radicavano, si diffondevano e resistevano alla siccità, per dare, come sempre cercava di fare, in ogni campo ed ogni modo, “bellezza” alla sua adorata Peveragno, fu guardata con sospetto e diffidenza. Sono contenta che questo momento abbia la adesione “giusta”. Il Comune ci ha dato le richieste autorizzazione, inclusa quella di chiudere la strada su cui lavoriamo. Socio ci ha messo a disposizione trattore, con cui è più facile portare via le erbacce che asportiamo. Il “coltivare” e la “cultura”, ricordo ancora, hanno una comune origine semantica e praticarne uno a vantaggio di tutti significa promuovere l’altra, senza inutile retorica, ma con un gesto concreto».

 

Il prossimo appuntamento, del programma annuale 2018 del gruppo, sin a Natale, «Paracadute», sarà venerdì 25 maggio.

Alle 21,30, nel cortile del Centro Culturale «Ambrosino» (Confraternita in caso di maltempo), a Peveragno, sarà presentato lo spettacolo teatrale dei laboratori per bambini e ragazzi «Stai su, che vien giù», saggio a cura della regista Elide Giordanengo (sua vice la presidente Simona Grosso) e degli insegnanti di espressione corporea e ritmo Roberta Bernardi ed Andrea Baudino, punto di arrivo dei corsi condotti in questa stagione invernale… Il dubbio è quello dell’unica paura che hanno i celti del villaggio di Asterix: cosa succederebbe se il cielo venisse giù? Chi lo regge? Risponderanno gli unici capaci di farlo: i bambini…

Poi si andrà al solito, intenso, programma di metà giugno, con la nuova messa in scena della proposta dell’anno scorso «Di luce e d’ombra», con «Grand Cabaret de Madame Pistache», con la merenda sinoria da San Giorgio e le «Vibrazioni» del «quHARtetto»…