20 aprile: si inaugura lo sportello Europe Direct Cuneo

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Venerdì 20 aprile alle 17, presso il Salone d’Onore del Comune di Cuneo, verrà inaugurato ufficialmente lo sportello Europe Direct Cuneo Piemonte Area Sud Ovest, nuovo punto di informazione e intermediazione tra l’Unione europea e i cittadini recentemente aperto dal Comune di Cuneo per promuovere la conoscenza delle Istituzioni europee e dei temi comunitari.

 

L’inaugurazione sarà introdotta dall’incontro “Opportunità per l’occupazione giovanile – Cuneo parla europeo”, momento di confronto sulle tematiche relative all’occupazione dei giovani, ma anche occasione di informazione e conoscenza delle ricadute che i fondi europei hanno sulla formazione e creazione di nuove opportunità lavorative sul territorio, possibilità da cogliere per potersi offrire con più competenze in un mercato del lavoro profondamente cambiato in seguito alla crisi che ha segnato l’economia dell’ultimo decennio. Il dibattito vedrà l’intervento di rappresentanti delle associazioni di categoria, sindacati, giovani e scuole, che potranno raccontare le proprie esperienze lavorative realizzate grazie a finanziamenti comunitari.

Al termine dell’incontro sarà possibile visitare i nuovi spazi dedicati all’Ufficio Europe Direct (sito in Via Santa Maria n° 1 a Cuneo): un’occasione per aprire formalmente al pubblico lo sportello, attivo dal 1° marzo 2018 e nato in seguito ad un invito a presentare proposte della Commissione europea, grazie al quale il progetto di Cuneo è stato selezionato per essere uno dei beneficiari del finanziamento, diventando così uno dei nuovi centri di comunicazione col cittadino.

 

Saranno presenti il Presidente della Regione Sergio Chiamparino, il Sindaco di Cuneo Federico Borgna e l’Assessore Regionale all’Ambiente Alberto Valmaggia.

Un primo evento che segna l’inizio di un percorso che l’Ufficio Europe Direct sarà chiamato a perseguire per i prossimi anni, con l’obbiettivo di informare, promuovere, comunicare e sensibilizzare il pubblico cuneese rispetto alle offerte che l’Unione Europea ci riserva.