Risposta dell’assessore Massimo Scavino all’interrogazione del consigliere Ivano Martinetti sulla qualità dell’aria ad Alba

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Riceviamo e pubblichiamo la risposta all’interrogazione (prot.11867 del 20 marzo 2018) ai sensi dell’art. 40 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale : qualità dell’aria nella città di Alba.

Qualità dell’aria in Alba

Dal 2002, prima come Ufficio Ambiente e Protezione Civile, poi come Ufficio Protezione Civile, si provvede alla raccolta mensile delle rilevazioni dei limiti di PM10 rilevati da ARPA Piemonte tramite la centralina di via Tanaro.
In questo modo l’Ufficio può elaborare i dati e diagrammare la tendenza degli inquinanti negli anni.

Dalla fine di ottobre 2017 il Comune di Alba ha adottato le misure antismog stabilite nel “Nuovo accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino Padano” sottoscritto in data 08 giugno 2017 a Bologna, dal Ministro dell’Ambiente e dai Presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto e adottate con deliberazione della Giunta Regionale Piemonte del 20 ottobre 2017 n.42-5805.
Le misure che prevedono una serie di limitazioni alla circolazione dei veicoli diesel, vengono intraprese dopo un certo numero di giorni di superamento del limite di 50micr./m3 di PM10.
La misurazione deve essere fatta in tempo reale e la centralina di rilevamento dei dati sulla qualità dell’aria più vicina è quella di “Asti D’Acquisto” (stazione di riferimento per i Comuni di Alba e Bra).

Il dato più rilevante è rappresentato dall’andamento delle PM10 che mostra un costante abbassamento medio negli ultimi anni, sebbene non porti ancora a rispettare il numero di giorni di superamento del limite di 50 microgr/m3 ammesso dalla legge (massimo 35 giorni all’anno).
I dati registrano 40 giorni di superamento dei limiti nel 2014, 49 giorni nel 2015 e 38 giorni nel 2016 ( il miglior risultato dal 2002) e di 59 nel 2017.

Sebbene il dato del 2017 sia peggiorativo rispetto agli ultimi anni, non interrompe il trend in discesa dell’inquinamento da PM10.
I mesi più problematici sono stati gennaio, ottobre e novembre. In particolare ottobre ha visto 15 superamenti (peggior dato dal 2008).
La tendenza in atto mostra comunque una diminuzione media dell’inquinamento atmosferico.

L’ARPA Piemonte durante incontri pubblici sulla qualità dell’aria ha evidenziato la sensibile tendenza delle PM10 ad aumentare o diminuire in dipendenza dalle condizioni meteo di alta e bassa pressione.
Su richiesta del Comune di Alba l’ARPA Piemonte ha eseguito una serie di misurazioni dei parametri di qualità dell’aria attraverso una centralina mobile sita Corso Langhe 52, presso il Palazzetto dello sport, che ha raccolto dati dal 2 febbraio al 5 aprile 2017.

Le conclusioni possono essere così sintetizzate:
Relativamente agli ossidi di azoto (NO, NO2) la situazione riscontrata nel sito di Corso Langhe evidenzia una maggiore influenza del traffico veicolare rispetto alla postazione di fondo urbano della centralina fissa di Alba-Tanaro (sita vicino alla stazione dei Carabinieri). Ciononostante, anche in tale sito, le concentrazioni non risultano critiche nel rispetto dei limiti normativi.
Per quanto riguarda il PM10, sebbene il monitoraggio in Corso Langhe si sia svolto all’interno del periodo dell’anno generalmente più critico per l’inquinamento da polveri sottili, le condizioni meteorologiche hanno reso la situazione, a livello regionale, meno gravosa rispetto al mese di gennaio 2017 .
In tale periodo la situazione riscontrata nel sito di Corso Langhe è risultata analoga a quella registrata nello stesso periodo dalla stazione fissa della qualità dell’aria di Alba-Tanaro, senza evidenziare differenze significative.
In analogia a quanto riscontrato su tutto il territorio regionale, nel sito di Corso Langhe ad Alba monitorato con il laboratorio mobile non sono state evidenziate criticità per il monossido di carbonio, il biossido di zolfo ed il benzene, inquinanti le cui concentrazioni si sono notevolmente ridotte negli anni, grazie ai miglioramenti tecnologici nei sistemi di combustione e alle modifiche nei combustibili.
I livelli dell’ozono (O3), inquinante tipicamente estivo, in accordo con il periodo freddo in cui è stato svolto il monitoraggio, sono stati piuttosto contenuti e coerenti con quanto misurato presso la stazione fissa della qualità dell’aria di Alba-Tanaro.

Si ricorda che l’amministrazione comunale ha intrapreso molte iniziative sulla mobilità sostenibile negli ultimi anni tra cui gli incentivi per la trasformazione a GPL o metano dell’alimentazione delle autovetture private (attiva dal 2004), la promozione del servizio Piedibus (attivo dal 2012), la campagna di sensibilizzazione “Come ti muovi” con una serie di azioni che hanno coinvolto cittadini e studenti.

Si prende in considerazione la proposta di un convegno sulla materia, mentre è intenzione dell’Amministrazione promuovere a breve una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza sulla necessità di comportamenti virtuosi contro l’inquinamento.

Sul sito del Comune è inoltre presente da anni nella sezione “ambiente” il link diretto ai dati registrati dalle centraline di qualità dell’aria di ARPA Piemonte; inoltre sulla home page del sito è presente da ottobre 2017 il semaforo antismog (ordinanza del Sindaco n. 224/2017), che da informazioni sul livello di allerta di qualità dell’aria e sulle limitazioni eventuali agli automezzi più inquinanti. (attivo da ottobre a marzo, come previsto nel “Nuovo accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino Padano” sottoscritto in data 08 giugno 2017 a Bologna, dal Ministro dell’Ambiente e dai Presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto e approvato con deliberazione della Giunta Regionale Piemonte del 20 ottobre 2017 n.42-5805)

PAES
L’adesione al “Patto dei Sindaci” prevede la redazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) che è, in sintesi, un documento programmatico che indica come i firmatari del Patto rispetteranno gli obiettivi di riduzione di CO2 prefissati per il 2020.
Il Piano, è costituito, tra l’altro:
– da analisi ed interventi sia nel settore pubblico che privato;
– da iniziative di razionalizzazione dei consumi termici ed elettrici mirati agli edifici, alle attrezzature, agli impianti, ai trasporti (in particolare quelli pubblici) ed ai rifiuti;
– da azioni di incoraggiamento generale all’uso e consumo di prodotti e servizi efficienti dal punto di vista energetico;
– dall’Inventario di Base delle Emissioni (IBE) che quantifica la CO2 emessa nel territorio in un anno di riferimento (2001);
– dall’elenco delle azioni (e delle relative incidenze) nei vari settori considerati ovvero pubblico, residenziale, terziario, mobilità e rifiuti che dovrebbero permettere una riduzione delle emissioni di CO2 del 20,59%, entro il 2020 che rappresenta l’orizzonte temporale di riferimento.
E’ in fase di elaborazione finale il monitoraggio al 2016 (full monitoring) che fotografa il raggiungimento degli obiettivi di riduzione di CO2 e delinea le azioni da rimodulare per raggiungere gli obiettivi finali (sarà reso pubblico, a breve, previo avvallo della Commissione Europea).

IL PAES non può essere considerato come un documento rigido e vincolante. Con il cambiare delle circostanze e con il progressivo attuarsi degli interventi previsti nel piano potrebbe infatti essere utile o addirittura necessario rivedere le azioni previste.

IL PAES è stato, al di la dei risultati, un’occasione di dialogo, incontro e condivisione di sinergie tra diverse Ripartizioni comunali in particolare con la Ripartizione Urbanistica e Territorio e la Ripartizione Servizi Sociali che ha permesso con incontri di coordinamento di condividere dati, idee e di compartecipare a iniziative fra i diversi Assessorati. Inoltre ha permesso di entrare in contatto con aziende private che già lavorano nella direzione della razionalizzazione dei consumi e ciò permetterà in futuro di condividere con nuovi partner iniziative comuni sulla sostenibilità.

Con il progetto europeo RESIN, dedicato ai mutamenti climatici, il Comune è inoltre entrato a far parte di una rete europea che attraverso webinars e incontri per scambi di buone pratiche ci permetterà di partecipare a progetti con partenariati di altri Paesi Europei.

Si ringrazia l’interrogante per la collaborazione propositiva alle politiche ambientali della città, rimandando a prossimi aggiornamenti e approfondimenti nella competente Commissione Consiliare.

Cordiali saluti.

 

L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE
(Massimo SCAVINO)