Primavera artistica al Muses a Savigliano

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Un altro impegno internazionale dell’Associazione Terre dei Savoia va in scena al MÚSES: si conclude la prima mobilità prevista dal progetto Creative Europe (2014-2020) “AMuSE” che ha portato l’arte contemporanea di quattro diversi Paesi a Savigliano.

Si è trattato di una residenza di tre settimane guidata dal direttore artistico Roderick Camilleri, durante la quale sette artisti selezionati (dei 16 partecipanti al progetto) hanno lavorato per realizzare un’opera sul tema della sensorialità presso il MÚSES Accademia Europea delle Essenze.

 

Gli ultimi giorni della residenza sono dedicati al completamento delle opere e alla loro collocazione nel percorso del MÚSES, già ricco di commistioni artistico-storiche. L’appuntamento più atteso, dunque, sarà quello del prossimo 29 marzo alle ore 17:30, sempre presso Palazzo Taffini di via Sant’Andrea 53 a Savigliano: qui si terrà la conferenza stampa aperta a tutti e il vernissage finale durante il quale pubblico e giornalisti potranno scoprire le opere “site-specific” realizzate dagli artisti. A seguire, un brindisi nel Giardino dei Sensi del MÚSES chiuderà la prima esperienza, tutta italiana, di AMuSE.

 

I laboratori

La residenza si è svolta all’insegna della laboratorialità: dagli open days dedicati al mondo della disabilità e alle categorie più svantaggiate – durante i quali sono stati proposti workshop sensoriali, alle tavole rotonde nel corso delle quali gli artisti si sono confrontati sul tema dell’arte contemporanea con curatori e accademici. In particolare, diversi incontri sono stati pensati per accompagnarli nel percorso di definizione delle proprie opere, con l’affiancamento delle curatrici Luisa Perlo e Francesca Comisso della torinese “A Titolo” e in collaborazione con Eleonora Fascetta.

Gli artisti

Gli artisti stranieri ospitati a Savigliano sono tre: Stefan Spiteri, scultore e pittore maltese, laureando al MCast Institute di Malta; Mykolas Sauka, lituano, laureato all’Accademia delle Belle Arti di Vilnius, Vera Woldhek, olandese laureata alla Minerva Academy of Pop Culture. Quattro invece gli italiani: Carmela Cosco, da Catanzaro, vincitrice del Wood Contest Sculture 2015; Ivana Volpe da Campobasso, da poco reduce da una collettiva presso la molisana Galleria Gino Marotta/Aratro; Daniele Fabiani, da Brescia, attualmente presente a Lugano con una personale presso la galleria Daniele Agostini; Simone Mangione, da Como, in mostra alla VI Biennale d’arte Contemporanea Jeune Création Européenne 207-2019.

Tutti loro hanno trovato nel Piemonte un grande alleato dal punto di vista creativo, e dopo numerosi tour tra gallerie d’arte, musei, castelli e paesaggi, hanno fatto tesoro degli stimoli per adattare la loro proposta all’offerta artistica del MÚSES.

Il progetto

Il progetto AMuSE, co-finanziato nel quadro del programma europeo Creative Europe 2014/2020, intende investigare il campo dell’esperienza sensoriale utilizzando le arti visive e applicate, esplorando l’eredità artistica dei diversi contesti che definiscono l’identità europea.

Per info rivolgersi al MÚSES Accademia Europea delle Essenze al tel. 0172 375025.