Problemi cardiovascolari: specialisti italiani si confrontano | Si incontrano a Fossano per discutere di malattie cardiovascolari i più importanti esponenti della Cardiochirurgia, Anestesia e Rianimazione e della Cardiologia interventistica italiana

0
660

Il 23-24 marzo si svolgerà a Fossano la nuova Edizione del Convegno WEDGE organizzato dal Direttore del Dipartimento Emergenze e Aree Critiche dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo Alessandro Locatelli coadiuvato Claudio Grossi e Giuseppe Musumeci, direttori rispettivamente delle strutture complesse di Cardiochirurgia e Cardiologia dell’ospedale.

Il Congresso coinvolgerà più di 150 medici provenienti da tutta Italia e prevede la partecipazione delle figure più rappresentative delle tre discipline che si ritroveranno e confronteranno per trovare soluzioni innovative per le malattie cardiovascolari.

Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di mortalità e morbilità nel nostro Paese. Il trattamento di queste patologie è quindi un obiettivo di primaria importanza per la politica e l’economia sanitaria, i cui percorsi operativi dovrebbero essere caratterizzati dalla collaborazione tra i medici delle diverse discipline di riferimento.

Sarà proprio la sinergia tra anestesisti, cardiochirurghi e cardiologi il tema centrale del congresso fossanese; sinergia che è già in essere da anni presso il Dipartimento Emergenze e Aree critiche dell’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle, anche attraverso l’utilizzo della sala ibrida.

L’obiettivo del meeting è l’analisi delle problematiche comuni alle tre discipline, con riferimento ai possibili scenari terapeutici innovativi.

Spiega Alessandro Locatelli: “Presso il S. Croce da anni abbiamo posto il paziente al centro delle nostre attenzioni con l’obiettivo di coniugare appropriatezza nelle cure e innovazione delle strategie terapeutiche.

In questa nuova edizione di Wedge 2018, in particolare, saranno affrontate le problematiche dei pazienti portatori di patologia valvolare cardiaca e coronarica che oggi possono essere affrontate in modo sempre meno invasivo attraverso una fortissima cooperazione tra anestesisti, cardiochirurghi e cardiologi”.

“Nella prima parte di Wedge 2018 sarà valutata l’appropriatezza nella gestione clinico-diagnostica e nel trattamento farmacologico del paziente ad alto rischio cardiovascolare – aggiunge Giuseppe Musumeci – per poi lasciare spazio al confronto dell’ “Heart Team” sui percorsi specifici per la cura della stenosi aortica, dell’insufficienza mitralica, dello scompenso avanzato e della interventistica coronarica complessa.

Obiettivo del congresso sarà anche quello di sensibilizzare i cardiologi e i medici di medicina generale alla diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari e al trattamento farmacologico intensivo dei pazienti ad alto rischio, mediante la realizzazione di una forte integrazione tra i medici del territorio e i cardiologi ospedalieri.”

“Il Congresso – conclude Claudio Grossi – sarà una grande occasione per confrontarsi partendo da casi clinici reali sulle principali problematiche che affliggono i nostri pazienti cercando di arrivare a soluzioni condivise ed innovative da poter applicare nella pratica clinica. Le nuove tecniche chirurgiche e interventistiche consentono oggi di trattare pazienti sempre più complessi e anziani, garantendo la possibilità di risolvere problematiche in passato non risolvibili”.

Al convegno saranno presenti i presidenti nazionali della Società Italiana degli Anestesisti Rianimatori (SIAARTI) Antonio Corcione (Napoli), della Società Italiana di Cardiochirurgia (SICCH) Francesco Musumeci (Roma) e della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE) Giuseppe Tarantini (Padova). Queste tre società scientifiche delle quali fanno attivamente parte il Dott. Locatelli consigliere nazionale SIAARTI e il Dott. Musumeci past president GISE hanno inoltre concesso patrocinio ufficiale al congresso cuneese garantendone un prestigio e una rilevanza nazionale.
Il Congresso sarà aperto dal Direttore Generale dell’Ospedale Santa Croce e Carle Corrado Bedogni e dal presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Cuneo Giuseppe Guerra.