Via libera dalla Commissione Europea per completare l’autostrada Cuneo-Asti | Mino Taricco e Chiara Gribaudo molto soddisfatti del risultato raggiunto con un gran lavoro di squadra

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Dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ci giunge la notizia che la Commissione Europea ha approvato il progetto di cross financing che permetterà di sbloccare il completamento della Asti-Cuneo, la A33 e che in attesa del documento ufficiale il Ministero sta preparando l’istruttoria da presentare al prossimo CIPE dando il via al completamento tanto atteso di questo lotto autostradale.

 

L’accordo prevede che SATAP (Gruppo Gavio) realizzi il tratto mancante, vale a dire tra Cherasco e Alba, per un totale di 9 kilometri lungo il fiume Tanaro, in versione low cost e cross financing: SATAP, con le concessioni per l’A4 Torino-Milano, finanzia la conclusione dei lavori sulla A33, Asti-Cuneo, società partecipata Anas, a fronte di una proroga di quattro anni della concessione sulla Torino-Milano.

Il tracciato che come era già stato più volte ribadito non prevede più la realizzazione del tratto in galleria ma è tutto in superficiale esterna, ottiene finalmente l’atteso via libera da Bruxelles.

 

I deputati PD Mino Taricco e Chiara Gribaudo con grande soddisfazione: «L’obiettivo è stato raggiunto e si tratta di un grande passo, atteso da tempo, su cui in questi anni abbiamo lavorato in più riprese noi parlamentari del territorio, in collaborazione con la Regione e l’Assessore Balocco. Finalmente, dopo anni di parole, il territorio potrà avere il tanto atteso collegamento che rende utilizzabile questo importante snodo stradale la cui realizzazione attendiamo da decenni e che già nel 2012 avrebbe dovuto essere operativa».

 

Per l’annosa questione, si tratta infatti di un problema quasi trentennale, si erano individuate tre possibili soluzioni: quella con due tunnel, uno per senso di marcia, con una fine lavori prevista entro il 2021, richiedeva uno stanziamento di quasi 700 milioni di euro, quindi di complessa realizzabilità; un’ipotesi con l’iniziale realizzazione di un solo tunnel, sempre con fine lavori entro il 2021, con un ulteriore costo di oltre 530 milioni di euro. Ultima, la soluzione senza tunnel, in superficiale esterna, che riduce i costi circa 300 milioni di euro e avrebbe una fine lavori entro il 2020.

 

Alla fine, la terza via è stata quella prescelta. Ancora i deputati Mino Taricco e Chiara Gribaudo che hanno seguito passo passo la vicenda : «Finalmente questo inaccettabile assetto della viabilità del basso Piemonte, in particolare della provincia di Cuneo, sta per essere superato. Il lavoro di squadra che abbiamo condotto senza tante parole ma con un impegno quotidiano in collaborazione con gli Enti Locali, la Presidenza ed Assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte, il MIT e i tanti soggetti sociali ed economici del territorio tutto, ha dato i suoi frutti ».