Sostenere l’agricoltura nelle Terre Alte | Un incontro operativo per agricoltori e allevatori promosso dal GAL Langhe Roero Leader

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Gli agricoltori e gli allevatori di Langa e Roero che lavorano in alta collina, su territori ad elevata pendenza e faticosi da coltivare, le Associazioni e gli Enti interessati a contribuire concretamente allo sviluppo di tecnologie di coltivazione specifiche per le Terre Alte, sono invitati a partecipare attivamente all’incontro che si terrà lunedì 11 dicembre 2017 alle ore 16.00 a Bossolasco, finalizzato a far emergere esperienze ed esigenze in termini di macchine e meccanizzazione per una agricoltura contadina di montagna; fondamentale sarà dunque il dibattito tra i partecipanti che seguirà le presentazioni in programma.

L’incontro si inquadra nell’ambito del progetto di ricerca del Politecnico di Torino “Tecnologie Appropriate e Microimprenditorialità Contadina e Pastorale nelle Terre Alte Piemontesi”, con lo scopo di individuare i bisogni specifici, in termini di meccanizzazione, di chi fa agricoltura nella montagna piemontese, e di progettare, realizzare e testare un nuovo prototipo di macchina in grado di soddisfare una delle necessità emerse.
L’agricoltura di montagna è fondamentale per il presidio e la conservazione di un territorio ad elevata biodiversità, fragile, e soggetto a dissesto idrogeologico, ma spesso necessita di macchine e attrezzature diverse rispetto a quelle sviluppate a servizio dell’agricoltura industriale di pianura.

«In coerenza con l’attività del GAL Langhe Roero Leader, l’incontro rappresenta un passo in avanti e un aiuto operativo per agevolare il lavoro agricolo in alta collina, a supporto degli agricoltori e degli allevatori delle Terre Alte» commenta l’On. Alberto Cirio, Presidente del GAL «Il loro ruolo è fondamentale nella conservazione dei paesaggi storici tradizionali, sia per la sicurezza e il benessere di chi abita in queste Terre sia per lo sviluppo economico che ne può derivare, anche in chiave turistica. Se vogliamo che i nostri giovani non abbandonino la montagna dobbiamo dare loro opportunità di reddito certo in loco, e questa è la strada giusta per farlo».

Si ringraziano le Associazioni, gli Enti interessati e coloro che vorranno divulgare l’informazione attraverso i loro canali.