Caraglio: la prima personale italiana del francese Jérémy Gobé, dal titolo “Terra di seta” | Domenica 29 ottobre ore 16.00 l’inaugurazione. Per l’occasione il funambolo Andrea Loreni, attraverserà il cielo sopra il Filatoio

0
645

Il Filatoio di Caraglio (Cuneo), il più antico setificio in Europa ancora esistente, accoglie la prima personale italiana del poliedrico artista francese Jérémy Gobé, dal titolo “Terra di seta” (29 ottobre – 7 gennaio 2018).

La mostra sarà inaugurata domenica 29 ottobre alle ore 16 con una traversata funambolica di Andrea Loreni, l’unico funambolo italiano specializzato in traversate su cavo a grandi altezze.

Il tessuto è il filo narrativo dell’intera esposizione, che ha una dirompente carica immaginifica, ma anche un profondo significato storico-sociale.

La mostra è infatti un monumento al lavoro e alle aspirazioni umane, quelle degli operai tessili e quelle dell’artista.

Opere “site specific”, cioè pensate e realizzate per essere inserite proprio in quell’ambiente di dura fatica, danno vita a un percorso di sculture e installazioni di straordinaria bellezza e di forte impatto.
Gobè, il cui percorso artistico ha origine dalla tradizione tessile francese, compone fili che si fanno metafora, simbolo e impegno, suscita riflessioni profonde sul tempo e sulla condizione umana.

A partire dall’installazione permanente che allunga i suoi tentacoli sull’imponente facciata del Filatoio: La Liberté guidant la laine, immenso jacquard rosso, la cui superficie sembra sollevarsi su pugni e mani levate ed evoca in modo istintivo e potente i gesti e le istanze del celebre quadro di Eugène Delacroix, La Libertà che guida il Popolo, divenuto simbolo della Rivoluzione Francese.
L’installazione di Gobé richiama le durissime condizioni di lavoro degli operai delle tessiture, ieri in quelle francesi e italiane, oggi nei paesi dell’Estremo Oriente.
Così l’altra opera, 400.000 fragili bozzoli: i bachi da seta che per tre secoli hanno fatto la fortuna del Filatoio diventano 400.000 cocons, un’opera organica, viva che racchiude circa 400.000 chilometri di prezioso filo di seta. Un invito a immaginare, come odierni Jules Verne, la distanza che separa la Terra dalla Luna, a intraprendere passo dopo passo, in delicato equilibrio, il fantastico viaggio.
La luna, da sempre fonte di ispirazione poetica e filosofica, oggetto di aspirazioni e sospiri, invito ad alzare gli occhi incantati verso il cielo notturno, torna nell’audio di una missione Apollo, inserito in un’installazione video che svela i dettagli della tessitura e del lavoro a telaio.
È invece l’aria a plasmare decine di metri di leggerissimo tessuto di seta, dando vita a Torsions che, a seconda della prospettiva, della luce, dei giochi di ombre, disegnano contrazioni muscolari, chiome fluttuanti o drappeggi carichi di richiami all’iconografia classica.

Anche nella serie Extases il linguaggio tessile contamina un caposaldo della cultura e dell’arte occidentale, quello dei solidi platonici le cui simmetrie perfette sono esaltate dalla materia serica.

Con Eurêka l’ispirazione è lateoria del Solido Platonico, con cinque poliedri «perfetti» che simboleggiano i cinque elementi essenza e origine di tutte le cose (Fuoco, Aria, Acqua, Terra, Universo), presentati avvolti e drappeggiati di seta, come sospesi tra cielo e terra, tra il pavimento e il soffitto.
Andrea Loreni è l’unico funambolo italiano specializzato in traversate su cavo a grandi altezze.

In occasione dell’inaugurazione di Terra di Seta, Loreni si muoverà su un cavo d’acciaio lungo più di 30 metri a 10 metri di altezza tra due finestre del Filatoio; con i suoi passi lenti e in delicato equilibrio, inviterà il pubblico a
intraprendere il viaggio verso e attraverso la mostra di JÉRÉMY GOBÉ.

IL FILATOIO

Il Filatoio, nato nel Seicento da una felice intuizione dei Savoia per rispondere alla richiesta di seta pregiata della corte di Luigi XIV, è simbolo vivente del passato tessile industriale piemontese che tra Seicento e Ottocento collegava Italia e Francia attraverso scambi commerciali, tecnologici e culturali.

Oggi il Filatoio è un centro culturale che affianca il “Museo del Setificio Piemontese” e che vuole alimentare un continuo dialogo con la creatività e coi linguaggi dell’arte contemporanea, per costruire l’identità e il futuro del
territorio.
È un ambiente ideale per Gobé, nato a Cambrai 31 anni fa, scultore eclettico pluripremiato, il cui percorso artistico ha origine dall’osservazione dell’impatto che la crisi manifatturiera francese ha avuto sulle persone e dal desiderio di raccontare le loro storie, riscoprendo le loro straordinarie capacità tecniche e manuali. La sua ricerca artistica coniuga l’attenzione per l’aspetto umano con il desiderio di recuperare tecniche e materiali, dando loro nuova vita con la propria creatività.
La mostra Terra di seta promossa da Fondazione Filatoio Rosso in collaborazione con Fondazione Artea e Regione Piemonte, è sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, col patrocinio del Comune di Caraglio.

Le attività della Fondazione Filatoio Rosso sono realizzate con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Eventi collaterali a cura di Kalatà – progetti per fare cultura.

TERRA DI SETA. 400.000 CHILOMETRI DALLA LUNA. OPERE DI JÉRÉMY GOBÉ
Dal 29 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018.
Giovedì-sabato 14.30-19.00 / domenica e festivi 10.00-19.00
Ingresso gratuito
Filatoio di Caraglio – Via Giacomo Matteotti, Caraglio (CN)
[email protected]