Presentazione di “La mafia, mia madre” con l’autore Pino Tinaglia | Venerdì 6 Ottobre alle ore 18:00 Libreria dell’Acciuga, via Dronero 1 – Cuneo

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Parlare di mafia è complicato perché siamo abituati a considerarla come un fenomeno complicato. Alla sua base, invece, c’è una struttura piuttosto semplice.

Tuttavia, è più facile che semplice ingigantire dettagli piccoli e tralasciare i pilastri importanti di una delle realtà più determinanti della storia italiana del Ventesimo Secolo.

La vicenda che Giuseppe Tinaglia ci racconta è frutto di fantasia, ma costruita su verità concrete e credibili.

La vita di Guglielmo Scarpuzza viene qui mostrata così com’è, da quando è solo un bambino testardo che vuole andare a scuola a tutti i costi, nonostante la povertà della sua famiglia, a quando la sua disillusione lo conduce in modo estremamente naturale ad applicare la legge del più forte, che dopotutto… è forse la legge più semplice che esista.

Senza altisonanti condanne e senza inopportune giustificazioni, tra queste pagine si racconta la mafia per ciò che è, con le sue debolezze ed i suoi punti di forza, per aiutarci a comprendere meglio un fenomeno che al giorno d’oggi è per molti ancora oscuro.

Pino Tinaglia ha lavorato per quaranta anni come Capo Stazione nelle Ferrovie dello Stato prima a Cuneo e, negli ultimi 4 anni a Torino.

È laureato in Scienze Politiche e in Sociologia. Ha scritto tre libri: “L’Anima in 4”, “L’Uomo che rubava i pensieri” e “Anah, l’Energia dell’Amore”.

 

Prossimo appuntamento:
12 Ottobre- ore 18: Presentazione di “Il prof fannullone” con Chiara Foà e Matteo Saudino
<<Ci siamo laureati e abilitati, abbiamo fatto corsi, concorsi, collezionato specializzazioni e vagato di scuola in scuola per anni, non perché volevamo insegnare, ma soltanto per poter godere di tre mesi di vacanze e di tutti i privilegi annessi e connessi ad uno dei mestieri più antichi del mondo>>.
Con ironia, sarcasmo e amarezza, due professori, compagni di vita, affrontano il tanto radicato quanto infondato mito del “professor fannullone”, raccontando la loro ventennale esperienza nel mondo della scuola.
Un vero e proprio viaggio psichedelico tra classi pollaio e prove Invalsi, tra diplomifici e presidi manager, tra edifici pericolanti e riforme deliranti, tra burnout e finta inclusione.