Medico ferito da detenuto nel carcere di Saluzzo | L’O.S.A.P.P. denuncia: “Siamo in balia dei detenuti”

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Nella serata dello scorso 3 settembre  alle  ore  20,15  circa,  un detenuto  sottoposto  al regime  di  “Alta  Sicurezza”,  di  nazionalità  italiana,  di  anni  54,  con  fine  pena “Mai”,  ha scagliato  una  bomboletta  di  gas  utilizzata  per  il  fornellino  e  di  uso consentito, verso il medico che stava in quel momento distribuendo la terapia tra  i  reclusi,  colpendolo  al  mento  e  procurandogli una  ferita  in  quanto responsabile,      secondo      il      medesimo      soggetto,      della      mancata somministrazione di un particolare farmaco.

 

Il  6    settembre,  alle  ore  9,30  circa, un  gruppo  di  detenuti  italiani tutti  ristretti  al  reparto  isolamento  e  tutti  appartenenti    al  circuito  detentivo “Alta  Sicurezza”,  si  sono  rifiutati  di  rientrare  nelle  proprie  celle  detentive permanendo  nel  corridoio  del  reparto  isolamento  lamentando  la  scarsità  del vitto ed altre inadempienze da parte della Direzione.

 

 Due episodi denunciati dall’O.S.A.P.P. – (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale Leo Beneduci:  “Ancora  una  volta  si  deve  constatare  che  come  l’O.S.A.P.P.  aveva  già segnalato  il  carcere  di  Saluzzo  si  trova  ad  essere sostanzialmente  in  balia della popolazione detenuta in ragione sia delle palesi incapacità  gestionali  in sede   locale   e   di   una   carenza   di   organico   nel   personale   di   Polizia Penitenziaria di  80  unità su 256 previste, pari a circa il 32%. Sono queste – conclude Beneduci – le condizioni per cui il carcere cessa di assolvere  alla  propria  funzione  istituzionale  e  malgrado  il  sacrificio  degli addetti  del  Corpo  di  Polizia  Penitenziaria  in  ragione  anche  di  una  politica penitenziaria dissennata ed incoerente, contribuisce ad ingenerare situazioni di reale insicurezza per la collettività esterna”.