Prosegue Recondite Armonie con due appuntamenti a Monforte d’Alba e Saluzzo

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Relazione – nesso – legame – collegamento – concatenazione – rapporto: il senso della parola connessione si espande considerando le caratteristiche del calendario 2017 di Recondite Armonie, organizzata dagli “Amici della Musica” di Savigliano fino al 17 settembre in diverse città del cuneese. Il direttore artistico è il musicista Ubaldo Rosso.

 

 

Il prossimo appuntamento è inserito nella rassegna “Cambi di Stagione” di Monforte d’Alba: sabato 24 giugno alle ore 21.15 presso la Cantina Conterno Fantino “DAL GRAMMOFONO AL GRANDE SCHERMO – THE PALM COURT QUARTET” con David Simonacci violino – Marco Palmigiani violino Lorenzo Rundo viola – Giorgio Matteoli violoncello.
“In ambito musicale, crossover è un termine usato per descrivere materiale preso in prestito da più generi differenti, e la cui popolarità supera i confini convenzionali della musica e dei suoi stili.” Effettivamente ever green melodici come Summertime, Moon River, the Man I love, Tea for Two, Memory e così via brillano di luce propria, indipendentemente dalle loro provenienze specifiche, dal musical, dal cinema, dalla canzone. E si prestano ad infinite trascrizioni ed arrangiamenti, tra cui sicura- mente efficaci per qualità di raccolto e raffinato intimismo quelli destinati al quartetto d’archi, formazione tra le più esclusive del territorio colto, quanto assai duttile nel prestarsi al pop, al rock o al jazz. The Palm Court Quartet prende il nome dal grande atrio addobbato con alberi di palma, caratteristico di famosi alberghi di Londra e New York, dove la musica d’uso sposava naturalmente classica pop e jazz.

 

Il suo repertorio spazia dai quartetti di Mozart, a celebri musiche classiche, fino alle vette della musica jazz e pop. Il Cortile Delle Palme si è esibito per diverse stagioni nazionali: “Concerti e colline”, Corona Ferrea di Monza, Festival Brianza Classica, Torino Classica, Festival internazionale di musica da camera in Val d’Aosta, Festival Ultrpadaduum, “Villa Oliva”, Terre d’Arezzo Music Festival etc. riscuotendo ovunque entusiastica accoglienza da parte di pubblico e degli Enti organizzatori.
I concerti sono suddivisi in sei settori: “Organi Vespera”, “Antiqua”, “Celtica”, “Cambi di stagione” (rassegna a Monforte d’Alba), Opera in piazza e My Train Comin’ Blues Fest.
Contribuiscono all’iniziativa il Ministero per i beni e le attività culturali, la Regione Piemonte, La Fondazione CRT, le città di Cuneo, Savigliano, Saluzzo, Bra, Cherasco, Racconigi, Centallo, Revello, Monforte d’Alba.

 

Intime relazioni infatti stringono i concerti organistici, non solo per la dimensione solistica degli appuntamenti, ma per i riferimenti storici legati ai manufatti dell’arte organaria piemontese – dagli organi Vittino agli strumenti Vegezzi-Bossi – destinata a gloriosi risultati ben oltre la cortina del piccolo paese di provenienza. Un nesso stringente avvicina pure i concerti di musica antica, orientati nella definizione della locandine da ricorrenze biografiche come i 250 anni dalla morte di Telemann e storiche, come il 500 anniversario della Riforma. Il legame con la letteratura si configura almeno in due situazioni, laddove i testi di Cervantes o di S. Agostino si prestano a suggestivi prolungamenti musicali. Collegamenti tutt’altro che labili sullo sferragliare di vecchie locomotive conservate nel Museo Ferroviario sperimentano i concerti di musica celtica e la piccola rassegna dedicata al blues, offrendo panoramiche sul meglio della produzione nostrana in merito al folklore di etnie europee ed oltreoceaniche. Concatenzioni multiple offre il settore operistico vantando la collaborazione con enti di produzione come l’Orchestra Filarmonica del Piemonte e concorsi come il Sordello per voci liriche, nell’obiettivo comune di favorire il mondo giovanile. E come non individuare un rapporto di vicinanza persino tra i due appuntamenti rimanenti, il quartetto d’archi ed il duo chitarra e pianoforte accorgendoci che di strumenti a corde sempre si tratta, se pur gli uni impiegati negli ever-green d’area americana, gli altri saldamente ancorati al mediterraneo europeo?

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI DI “RECONDITE ARMONIE 2017”
ORGANI VESPERA
Mercoledì 28 giugno SALUZZO Ore 21.15 Chiesa della Croce Nera – Organo Collino 1841
PAOLO BOUGEAT

 

Ancora un organista italiano a difendere i colori del Belpaese dall’alto di una biografia artistica di tutto prestigio, consumata sui diversi fronti che impegnano i professionisti dello strumento a canne. Non solo interpreti, qualificati attraverso articolati itinerari accademici, ma spesso anche compositori, ricercatori, organologi non restii ad occuparsi della “macchina” organistica, in un compendio di continue creative interferenze. Paolo Bougeat così non ha solo al suo attivo oltre 500 concerti in Italia e in molti paesi europei, ma pure un nutrito catalogo compositivo, edito per i tipi della bergamasca editrice Carraro, pubblicazioni di carattere musicologico dedicate agli organi valdostani e progetti fonici dei nuovi organi di Arnad, Courmayer e Saint-Vincent. Filo conduttore del presente programma lo stile galante del sonatismo settecentesco, praticato sulle tastiere del clavicembalo e dell’organo, ed esportato dall’Italia di Scarlatti, Paradisi o Platti in quella Londra disponibile – dai teatri dove dilagava l’opera italiana ai salotti stregati dal motto “brilliant but not difficult” – ad accoglierne e far proprie (Bennett, Arne) le strutture lineari, le gradevolezze melodiche, il soffuso gusto sentimentale, le movenze danzanti.