Diano d’Alba: arrestato l’uomo barricatosi in casa per 13 ore | L’uomo, dimesso dall’ospedale, è stato trasferito dal carcere di Asti a quello di Torino

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G.M., l’uomo barricato in casa che per 13 ore, armato di pistola calibro 357 magnum con 60 colpi, ha minacciato carabinieri e passanti di ucciderli e di farsi saltare in aria se qualcuno si fosse permesso di accedere alla sua abitazione o fermarlo, nella notte di ieri è stato dimesso dall’Ospedale di Alba ed è stato tradotto presso la casa circondariale di Asti.

 

L’arresto è stato convalidato e per l’uomo, attualmente, secondo la Procura della Repubblica di Asti e del titolare dell’attività d’indagine il Dottor. Luciano Tarditi la misura della custodia cautelare in carcere risulta essere quella più adeguata al suo profilo criminale e alla sua capacità nell’essersi procurato un’arma con un calibro cosi potente.
Inoltre, nella tarda mattinata di oggi, l’arrestato è stato nuovamente tradotto presso la casa circondariale di Torino a causa del suo stato psicofisico non gestibile dall’infermeria del Carcere di Asti.
Intanto proseguono le indagini dei Carabinieri tese a ricostruire cosa fosse successo nelle ore precedenti il fatto in quell’appartamento della frazione di Ricca.

 

Dalle analisi del sangue compiute dall’Ospedale di Alba si è confermato l’ipotesi degli inquirenti che l’arrestato abbia compiuto un uso smoderato di cocaina sia nella notte che durante la negoziazione con i militari. La pistola invece, verrà inviata al RIS di Parma per capire se la stessa sia stata utilizzata per altri reati come rapine a mano armata oltre ad esaltare la parte abrasa cosi da poter risalire alla matricola dell’arma e al suo legittimo proprietario e capire come mai si trovasse nelle mani dell’uomo.

 

c.s.

 

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