Alba: sei giovani profughi volontari per il Piedibus

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Sei giovani profughi accolti ad Alba e provenienti da Guinea, Afghanistan, Guinea Conakry e Costa d’Avorio hanno prestato servizio volontario in città accompagnando i bambini del Piedibus.

Da novembre scorso, tre giovani profughi hanno accompagnato a scuola a piedi i bambini della linea 2 Piedibus della scuola elementare “Gianni Rodari” dal capolinea in strada Cauda fino all’ingresso in classe in corso Europa. Mentre altri tre ragazzi profughi hanno seguito i bambini della scuola elementare “Umberto Sacco”, in Piedibus dal capolinea Gorizia fino all’entrata in classe in via De Amicis.

 

Come fanno i genitori e i nonni civici ormai da anni, anche i giovani profughi volontari aiutano i bambini che vanno a piedi a scuola, a restare in fila e ad attraversare la strada.

L’iniziativa è nata all’interno del Protocollo d’intesa siglato tra Comune di Alba, Prefettura di Cuneo, associazione di volontariato “Lucio Grillo”, cooperativa sociale Alice onlus e Centro Prima Accoglienza Albese onlus.

 

«L’iniziativa – spiega il Vice Sindaco ed Assessore all’Istruzione Elena Di Liddo – è partita a novembre 2016 ed è stata un successo. Il protocollo d’intesa prevede percorsi di integrazione e di conoscenza per i migranti ospitati nella nostra città. Quindi, si è pensato ad una proposta di volontariato che non fosse solo manuale ma anche socializzante, offrendo a questi giovani la possibilità di uno scambio umano con i nostri bambini. La proposta si è concretizzata ed oggi possiamo dire che è ben riuscita. Ringrazio tutti i volontari, genitori e nonni civici che hanno saputo accogliere i ragazzi dando un grande esempio ai bambini».

«È un’esperienza molto positiva – commenta Bruno Bruna dirigente Istituto comprensivo Quartiere Moretta – ben accolta dai ragazzi e dalle famiglie. È arrivata in un momento in cui c’era bisogno di questo servizio. È uno dei modi migliori per favorire l’integrazione sociale di queste persone che arrivano qui da noi. Oltre a questo faccio anche un elogio ai genitori e ai nonni civici impegnati nel Piedibus, utile all’ambiente ma anche alla convivialità dei ragazzi che arrivano a scuola con un altro spirito».

«Abbiamo scelto con attenzione questi giovani volontari per il Piedibus valutando molto bene le loro caratteristiche personali considerato che dovevano seguire dei bambini – spiega Miriam Morone operatrice housing sociale della cooperativa sociale Alice onlus – Cinque dei sei giovani che hanno prestato questo servizio hanno lasciato perché sono stati inseriti in un tirocinio o perché hanno trovato lavoro fuori Alba. Attualmente c’è un ragazzo volontario proveniente dalla Costa d’Avorio che sta prestando servizio sulla linea Gorizia per la scuola “Umberto Sacco” e la ricerca è aperta per nuovi inserimenti».