Borgo San Dalmazzo: oltre 100 persone per la prima Fiaccolata di San Antonio Aradolo

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Come si dice: “buona la prima!”…perchè l’esordio della fiaccolata per la Giornata della Liberazione a San Antonio Aradolo, organizzata dalla sezione ANPI Borgo San Dalmazzo e Valli è stata un successone.

Più di un centinaio i partecipanti, con cinque amministrazioni presenti: Borgo San Dalmazzo, Cuneo, Gaiola, Rittana e Roccasparvera.

La serata è stata introdotta dalla presidentessa Maddalena Forneris, che ne ha spiegato lo spirito e la finalità nel ricordo vivo della banda Saben, partigiani che operavano in zona e che lasciarono proprio a San Antonio un loro pesante tributo di sangue nel febbraio ’45, quando caddero sotto i colpi nazisti i due fratelli Giraudo (un terzo fu ferito), un contadino, un ebreo in fuga dalla Francia e il partigiano Gaetano Ilardo – detto “Sicilia”, dalla sua origine -.

Proprio a “Sicilia”, ragazzo del Sud ucciso con i suoi compagni piemontesi, è ispirato il manufatto a mosaico svelato durante la manifestazione, realizzato con grande maestria da alcuni detenuti del carcere di Cerialdo che frequentano la scuola edile di Cuneo. Il ritratto verrà posizionato sul luogo della sua uccisione.

Il Sindaco di Borgo Gian Paolo Beretta ha voluto sottolineare l’importanza del luogo e della memoria dei combattenti partigiani che lo calcarono, la Presidentessa provinciale di ANPI, Ughetta Biancotto ha voluto invece focalizzare l’attenzione sulle donne partigiane, e sulle mamme che supportarono i figli partigiani, come “Puna” Giraudo, la proprietaria dell’osteria dove avvenne l’eccidio di febbraio, mamma dei due fatelli trucidati.
Il Presidente del Consiglio comunale di Cuneo, Giovanni Cerutti ha fatto riferimento al parallelismo tra la resistenza cuneese e quella borgarina, sottolineando alcuni passi del Calamandrei sulla Carta Costituzionale, mentre il Sindaco di Rittana Walter Cesana ha enfatizzato l’importanza di vivacizzare il ricordo con attività come la fiaccolata e come il gemellaggio appena stretto tra il proprio comune e i comuni liguri di Stellanello e Testico, scenari anch’essi di stragi e rastrellamenti.
Infine il Sindaco di Gaiola Fabrizio Biolé ha letto ai presenti la lettera inviata dal Presidente ANPI di Nicolosi Giuseppe Mazzaglia, che ricorda affettuosamente la figura di “Sicilia” collegando il Nord ed il Sud della penisola in una metafora con gli eventi attuali che collegano il Nord e il Sud del mondo.

La fiaccolata ha percorso la strada da San Antonio fino a Tetto Pilone e ritorno, accompagnata da suonatori e cori partigiani.

“Non avrebbe potuto andare meglio! Sono molto soddisfatta delle presenze e della organizzazione, semplice, “casalinga”, ma perfettamente riuscita grazie all’apporto di tutti, in primis del gruppo dell’ANPI Borgo e valli, pieno di affiatati e attivissimi antifascisti! Sono orgogliosissima!” il commento della Presidentessa Forneris.