Bra: Welfare locale di comunità, una rete che funziona | Casa, lavoro, alimenti e farmaci per le famiglie bisognose

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“Soltanto agendo in rete, si possono affrontare in modo efficace i problemi sociali legati a casa, lavoro, emergenza alimentare e farmaceutica”, così l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Bra, Gianni Fogliato, ha illustrato, martedì 11 aprile 2017 in sala consiglio, i risultati e i progetti della rete del “Welfare sociale di comunità”, ovvero l’insieme delle iniziative rivolte alle persone e alle famiglie indigenti del territorio.

“Un sistema che coinvolge, con il Comune, enti e associazioni di volontariato locali, quartieri e associazioni di categoria che opera con i servizi sociali e che si avvale, oltre che dei fondi pubblici del settore, dell’importante contributo delle fondazioni bancarie nonché di elargizioni e donazioni”, ha aggiunto Fogliato.

Parlano i dati: nel 2016 per il settore Casa sono stati destinati 30.400 euro al Fondo morosi incolpevoli, mentre 8 (su 13) domande sono state accolte nell’ambito del Fondo regionale agenzie sociali locazione che segue gli affitti a canone concordato.

In totale, 182 contributi sono stati assegnati nell’ambito del Fondo regionale per il sostegno alla locazione mentre 50 domande hanno trovato risposta grazie ai contributi delle fondazioni bancarie (della Cassa di Risparmio di Torino, della Cassa di Risparmio di Cuneo, della Cassa di Risparmio di Bra e la Compagnia di San Paolo).

In merito è intervenuta la presidente della Fondazione Crb, Donatella Vigna che ha ricordato come, a fronte di budget di investimento sempre più limitati, si sia data priorità negli ultimi anni ad interventi in ambito sociale ed in particolare proprio a sostegno dell’emergenza abitativa.

“Il dialogo con il territorio e con gli altri interlocutori – ha detto – ci permette di fare di più e di farlo meglio nonostante le risorse limitate. L’obiettivo è quello di non perpetrare situazioni di indigenza, ma offrire aiuti momentanei a chi ne ha bisogno”.

Sul fronte dell’emergenza alimentare, invece, don Gilberto Garrone, in qualità di coordinatore della Caritas cittadina, ha ricordato l’importanza dell’ascolto.

“Seguiamo circa 580 famiglie che hanno accesso al Centro di Ascolto unificato – ha ricordato -.

Questo è il primo passo di inclusione perché spesso oltre i problemi economici ci sono quelli culturali e personali che non possono essere trascurati”.

 “Un market che consente alle famiglie di approvvigionarsi di ciò di cui hanno bisogno con dignità offrendo loro, con la possibilità di scegliere quali alimenti comprare ogni quindici giorni, anche l’occasione di comportamenti responsabili”.

Una trentina, invece, coloro che frequentano dal lunedì al venerdì la mensa sociale.

In conclusione, il sindaco di Bra, Bruna Sibille ha detto: “Nella nostra città, nessuno deve essere lasciato indietro. Nei limiti delle possibilità e delle risorse che ci sono, è indispensabile sostenere le famiglie, sempre con dignità”.