Operaio di Saluzzo compra su internet e detiene illegalmente arsenale di armi ad aria compressa | 41 pistole e fuicili sequestrati, lui denunciato dai carabinieri perche’ aveva ferito accidentalmente la madre mentre puliva una pistola

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I Carabinieri della Stazione di Saluzzo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Cuneo un operaio 48enne del luogo per i reati di lesioni personali colpose ed importazione illegale di armi comuni da sparo.

L’uomo, mentre stava maneggiando una pistola ad aria compressa in casa, ha fatto partire dall’arma accidentalmente un pallino che ha colpito la madre 72enne, che vive con lui, tanto che la donna è poi dovuta ricorrere alle cure mediche per la ferita riportata e se la è cavata con una prognosi di sette giorni, fortunatamente senza conseguenze più gravi.
Proprio il referto medico inviato ai carabinieri dai sanitari del luogo ha insospettito i militari dell’Arma dal momento che in esso si precisava come le lesioni della donna erano da ricondursi ad una pistola ad aria compressa.

I carabinieri si sono quindi recati presso l’abitazione dell’operaio scoprendo un vero e proprio arsenale di armi ad aria compressa di vario tipo (34 tra fucili e carabine e 7 pistole in tutto del valore commerciale di circa 15mila euro) da lui acquistate per corrispondenza dall’estero, in merito alle quali però non era in possesso di alcuna autorizzazione.

Le armi, essendo state usate impropriamente tanto che la madre dell’operaio era rimasta ferita proprio dall’incauto maneggio delle stesse ad opera del figlio, sono state tutte sottoposte a sequestro penale e dei fatti è stato informato il Pubblico Ministero di turno.
Si tratta sostanzialmente di armi che, sebbene sparino solo pallini in piombo od in gomma, possono comunque arrecare seri danni se usate in modo improprio, inoltre, essendo di fabbricazione straniera, non sono state preventivamente omologate dalle competenti autorità italiane per la libera vendita sul mercato nazionale e quindi la loro detenzione è da considerarsi illegale.