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Alessandria: suicida in cella l’allenatore accusato di detenzione di materiale pedopornografico ed atti sessuali con minori

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Si è tolto la vita nella sua cella con una busta di plastica Antonio Marci, l’ex allenatore di calcio arrestato martedì scorso con l’accusa di dentenzione di materiale pedopornografico ed abusi sessuali su minori: il suicidio è avvenuto ieri sera (13 gennaio) nel carcere Don Soria di Alessandria.

 

L’uomo era finito in manette dopo diverse settimane di pedinamenti ed un’indagine nata da un testimonianza di un giovane alessandrino che aveva riconosciuto in un bar l’ultra sessantenne come colui che, 29 anni fa, aveva abusato di lui sessualmente. Al momento dell’arresto l’uomo era in compagnia di un ragazzino nella propria abitazione: la perquisizione dell’appartamento aveva permesso di rinvenire un ingente quantitativo di materiale videofotografico, informatico e documentale di produzione amatoriale (centinaia tra: foto; videocassette VHSC e HI8; schede SD/micro-SD; diari e/o lettere manoscritte verosimilmente da minori all’indirizzo dell’uomo in cui essi facevano riferimenti ai rapporti d’amore, affetto e/o amicizia con quest’ultimo; oltre a riviste per adulti) dall’inequivocabile contenuto pedopornografico, nonché numerosi capi di biancheria intima per bambini. Ieri sera, il tragico epilogo di questa brutta vicenda.

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