“Grazie agli operatori del Santa Croce di Cuneo, un gioiello da conservare” | Riceviamo e pubblichiamo la lettera-testimonianza di un lettore, salvato da un infarto al suo ritorno da Trapani

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Buona, buonissima Sanità. Nella vita di ogni essere umano accade di vivere momenti e sensazioni diametralmente opposte, il passaggio da attimi di spensieratezza e gaudio a quello d’incognita e timore. Un mutamento repentino, severo e non ponderabile.

 

Nel mio caso sono passato, nel giro di poche ore, dalle spiagge di Favignana alla barella del pronto soccorso di Cuneo. Esperienza tremenda ma vissuta e conclusa bene. Durante il volo di ritorno da Trapani, verso Levaldigi, ho accusato alcuni “dolori” che difficilmente riuscirei a descrivere a parole con chiarezza. Questo stato di malore ed irrequietezza sono poi risultati essere un infarto cardiaco.

In queste poche e semplici righe, scritte in modo franco e sentito, voglio ringraziare mio nipote ed i miei famigliari che insistendo per un mio immediato trasporto al pronto soccorso di Cuneo, hanno varcato la mia avversione alla necessità di un consulto medico.

 

Nel futuro e mio personale cammino di vita, avrò sempre un debito di riconoscenza verso tutto il personale dei reparti UTIC, Terapia Intensiva e di Cardiochirurgia. Dagli Os, alle/agli infermiere/ri, ai medici ho ricevuto cure e vera professionalità. Gli stessi mi hanno altresì donato la loro umanità per meglio affrontare questa triste esperienza.

Troppe volte si sente parlare e si legge di una sanità dozzinale, scarna, sino ad arrivare al crudo concetto di: “malasanità”. Il Santa Croce-Carle non sono questo, sono eccellenza e credo che noi cuneesi ne dovremmo prendere maggior coscienza e consapevolezza.
Il Santa Croce-Carle è un gioiello da conservare.

 

Colgo l’occasione per porgere a tutti voi un augurio di Buon Natale.

 

V.F.