Volley B/M – Verso Sant’Anna – Fossano, Petrelli: “Loro buona squadra, ma voglio una reazione”

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Dopo due sconfitte consecutive, è tempo di riscatto per il McDonald’s Crf Fossano. La squadra di Petrelli vuole riprendere al più presto il cammino interrotto, per rilanciare le proprie ambizioni.

Il cliente che si troverà di fronte domani sera, sabato 3 dicembre, non è però dei più facili. A Fossano arriva infatti Sant’Anna Tomcar, formazione protagonista di un avvio di campionato non brillantissimo, ma dal grande potenziale: “Hanno fatto un ottimo precampionato, giocando molto bene – spiega Petrelli -. In campionato sono incappati subito in una sconfitta e sono venute fuori un po’ di insicurezze, ma sono una squadra di assoluto valore. Sarà una partita dura, da giocarsi fino in fondo”.

 

Il tecnico di Fossano si aspetta un segnale importante dai suoi: “La reazione deve esserci. L’unica ricetta dopo che hai fatto una partita non buona è rimettersi a lavorare con ancora più impegno e attenzione. Non tensione, ma attenzione. Il percorso non è sempre in discesa, ci sono anche tante buche, ed è importante vedere come si reagisce ad un momento di difficoltà. Il campionato è lungo, e sarà fondamentale saper rialzarsi e reagire dopo un passo falso. Che settimana è stata? E’ ovvio che quando si perde ci si arrabbia: si arrabbia l’allenatore, si arrabbia la società e si arrabbiano anche i giocatori, perché tutti ci tengono molto. Ma poi si riparte”.

 

Atteggiamento giusto fin da subito e testa sempre sul match: pretende questo dai suoi Liano Petrelli, che si aspetta una grossa mano dai giocatori di maggior qualità ed esperienza: “Quello che mi preme molto è l’approccio alla partita, che deve essere sempre adeguato. Bisogna sempre essere disposti e disponibili a soffrire, a stare sulla partita approfittando dei momenti di pausa degli altri. Ci va l’intensità giusta. Perché umiltà non significa non avere ambizioni. E poi ho molta fiducia che qualche giocatore riesca a dare quel qualcosa in più che ti permette di uscire da situazioni difficili. Giochiamo in casa, ed in casa dobbiamo comandare noi”.

 

Gabriele Destefanis