La Ferrero difende l’olio di palma con il supporto del Ministero dell’Agricoltura | In un convegno a Milano l’industria dolciaria ha difeso il suo olio. Presentato anche un video in difesa della qualità dei suoi prodotti

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E’ una presa di posizione ferrea quella adottata dalla Ferrero a favore dell’utilizzo dell’olio di palma nella produzione industriale, un tema caldissimo in grado di dividere l’opinione pubblica tra chi ne colpevolizza il mercato accusandolo di deforestazione, violazione di diritti umani, povertà e danni alla salute, e chi getta acqua sul fuoco smorzando i toni, esaltandone le qualità nutritive anche con l’ausilio della scienza.

L’importante industria dolciaria albese è tra queste come testimoniato da un convegno promosso proprio dalla Ferrero tenutosi ieri a Milano, intitolato  ‘Olio di palma: una scelta responsabile, basata sulla scienza’.
“Sentiamo i consumatori spaventati e disorientati da una comunicazione che non è sempre trasparente – ha spiegato il presidente e amministratore delegato di Ferrero commerciale Italia, Alessandro d’Este -. Noi alla cultura del senza opponiamo la cultura di parlare e di raccontare cosa c’è nei nostri prodotti”.

«C’è olio e olio, il nostro è olio di palma Ferrero» si legge infatti sul sito ufficiale del colosso dolciario cuneese, che poi specifica: «sì, perché l’olio di palma Ferrero è un olio di eccellente qualità e sicurezza: proviene solo da frutti spremuti freschi ed è lavorato a temperature controllate, svolgendo una parte essenziale del processo, quella finale, direttamente a casa nostra. Abbiamo sviluppato una grande capacità nel lavorarlo ed è per questo che l’olio di palma Ferrero è un olio sicuro, proprio come tutti gli oli vegetali di qualità”.

Quindi una presa di posizione decisa rispetto l’accusa di utilizzare un prodotto potenzialmente dannoso per la salute «A differenza della percezione negativa veicolata dalle campagne mediatiche recenti, all’olio di palma non può essere attribuito nessun particolare effetto negativo sulla salute che sia scientificamente provato. Lo dice anche una pubblicazione dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo il quale il problema non risulta essere legato al consumo di olio di palma di per sé, quanto all’eccesso di acidi grassi saturi nella dieta complessiva. Sull’olio di palma si è espresso anche l’Istituto Mario Negri ribadendo che non esistono evidenze scientifiche che correlino il consumo di olio di palma all’insorgenza dei tumori. Quindi l’olio di palma, se di qualità, è un prodotto assolutamente sicuro per l’uomo, quando assunto da individui sani nell’ambito di una dieta bilanciata. Ecco perchè, quando parliamo di olio di palma Ferrero, garantiamo la stessa sicurezza alimentare degli altri oli vegetali di ottima qualità e trattati correttamente. Tutto ciò è il risultato di sessant’anni di esperienza Ferrero nella lavorazione dei grassi, direttamente a casa nostra, per la produzione dei semilavorati destinati alle nostre ricette».

L’ultimo affondo riguarda infine l’accusa di creare, con la produzione di questo prodotto, danni all’ambiente con il disboscamento di ampie aree tra Brasile e Sud Est asiatico. «L’olio vegetale che utilizziamo nei nostri prodotti è esclusivamente olio di palma sostenibile e tracciabile. Inoltre, attraverso la Carta Ferrero per l’Olio di Palma, vogliamo rendere effettivo il nostro impegno per la produzione di olio di palma sostenibile, sia a livello sociale che ambientale, andando oltre i già adottati schemi certificativi. Ferrero sta lavorando in sinergia con i propri fornitori per approcciare una nuova strada che permetta di evitare la deforestazione, l’estinzione di specie, l’elevata emissione di gas serra o la violazione dei diritti umani. Siamo inoltre diventati membri del Palm Oil Innovation Group (POIG) , piattaforma di cui fanno parte ben 9 associazioni ambientaliste internazionali. L’adesione al POIG delle associazioni ambientaliste dimostra che non sono contrarie all’olio di palma di per sé ma lavorano insieme per promuoverne una produzione sostenibile. Nella Palm Oil Scorecard 2016 di Greenpeace veniamo identificati come una delle 2 aziende leader nella valutazione complessiva e, tra le 14 aziende globali di beni di consumo valutate, l’unica capace di tracciare fino alla piantagione di origine quasi il 100% dell’olio di palma acquistato. Anche nelle Palm Oil Buyers Scorecard di WWF, pubblicate nel settembre 2016, otteniamo un punteggio di 9 punti su 9 e, tra le 137 aziende globali considerate nell’indagine, siamo stati riconosciuti come una delle aziende “battistrada” verso l’obiettivo finale di sostenibilità per l’industria, ovvero che l’olio di palma certificato sostenibile (e tracciabile) diventi il livello standard per tutte le aziende».
Una presa di posizione decisa, sostenuta anche attraverso uno spot nel quale viene ribadita la scelta di utilizzare l’olio di palma nella propria produzione, come quella della Nutella, prodotto di punta della Ferrero che conta, tra i propri ingredienti, proprio il controverso olio. Nel video realizzato assieme ad alcuni dipendenti della Ferrero viene mostrato come vengono selezionate le materie prime per la preparazione dei prodotti.

E a supporto della campagna avviata dalla Ferrero, è intervenuto anche il viceministro dell’agricoltura, Andrea Olivero, che nel corso del convegno milanese ha affermato “Io lo chiamo enfaticamente il terrorismo della disinformazione alimentare: in questi anni molte, troppe volte abbiamo assistito a operazioni di disinformazione che fanno leva sull’ignoranza e hanno dietro interessi economici ben precisi, volti alla sostituzione di prodotti e a creare turbative sul mercato.Dobbiamo evitare il terrorismo alimentare, l’ignoranza, la sostituzione del prodotti ricchi” a livello nutrizionale “con quelli scadenti nella falsa idea che siano più sani. Dobbiamo essere rigorosi e attenti a tutelare la sostenibilità ambientale.. Quando si parla di carne o latticini ad esempio nascono campagne che portano ansia nei cittadini, modificano i consumi e in molti casi portano poi a consumi meno saggi e meno salutari di quelli precedenti”.”