Coppa Italia Serie D – Oggi Cuneo-Chieri, Fraschetti: “Possibile esonero? Sono sereno” | Partita decisiva per i biancorossi. Il tecnico: “Il tempo delle figuracce è finito”

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Si tratta di Coppa Italia, torneo spesso messo in secondo piano dalle società di Serie D, eppure l’impegno contro il Chieri di oggi rappresenta per il Cuneo un appuntamento cruciale della stagione. 90’ che potrebbero dare una svolta all’intera annata.

 

In palio, infatti, non c’è soltanto la vittoria nel terzo turno del secondo trofeo nazionale dilettantistico, ma c’è anche e soprattutto la possibilità di definire che squadra è il Cuneo e come si potrà approcciare al proseguo del campionato. Già, perché una partita non convincente potrebbe avere delle pesanti ricadute non solo sul morale già sotterraneo dei giocatori ma, forse, sulla stessa guida tecnica biancorossa. Si sono spese tante parole in questi primi due giorni della settimana successiva al ko contro la Caronnese e tutte indirizzate al ruolo di Fabio Fraschetti. Sarà un ko contro il Chieri a sancire l’addio del tecnico subentrato lo scorso anno in corso d’opera a Iacolino? Sarà, quindi, la sfida di oggi a “regalare” il quarto esonero (ed il sesto allenatore) in quattro anni in Corso Monviso? Solo il campo potrà dare una risposta.

 

Un campo che non dovrebbe vedere un drastico turnover, vista la volontà di Fraschetti di onorare al massimo l’impegno. Possibile un inserimento dal primo minuto di Togni, mentre davanti dovrebbe tornare D’Antoni.

 

Il tecnico biancorosso non sente il peso del match e punta tutto sulla voglia di riscatto dei suoi: “Il tempo per le figuracce è finito. Quella di oggi è una partita ufficiale e come tale deve essere affrontata, con il massimo impegno e con la massima partecipazione. Non si possono accettare cali di lavoro o di concentrazione. Mi aspetto una squadra diversa nel Cuneo: voglio un gruppo più convinto, più determinato nello spirito e disposto a mettere in evidenza la coralità dell’insieme. Tutti aspetti che fin qui si sono visti poco e che hanno determinato un certo tipo di classifica. Non serve un’inversione di rotta a livello di risultato quanto a livello mentale e di concentrazione. Ho certamente rispetto del Chieri, ma ho voglia di vedere la mia squadra e penso esclusivamente a questa. La partita con la Caronnese è stata esemplificativa: la squadra era di livello eppure abbiamo giocato in modo diverso nei due tempi, quindi molto dipende da noi. La Coppa è un obiettivo ? Non posso non darle importanza, perché io do importanza ad ogni impegno ufficiale. Una squadra che si ritenga tale deve affrontare ogni sfida, anche un’amichevole, con il massimo impegno. Ad oggi secondo me non abbiamo fatto vedere niente di quello che siamo capaci di fare: mi prendo tutte le responsabilità ed avrei piacere che i ragazzi, che conosco ed ho fortemente voluto, inizino a far vedere quanto valgono, per dimostrare che sia loro che il sottoscritto siamo all’altezza. Io preoccupato? La società come sempre mi è vicina e continuo ad avere un rapporto quotidiano con presidente e direttore. È chiaro che il calcio ha delle regole e dei meccanismi, per cui se le cose non vanno in una certa maniera vengono prese delle decisioni che non si vorrebbe prendere. Vivrò la partita e le successive nel modo migliore a livello professionale. Non ho alte preoccupazioni anche perché ciò che potrebbe succedere non dipende da me”.

 

Carlo Cerutti