Ciclismo: Dogliotti e Randall trionfano nella Cronoscalata del Barbara

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La strada che porta al Rifugio Barbara è una delle più ostiche salite che si possono incontrare. E’ lunga poco meno di 10 km ma salendo dai 730 metri di Bobbio Pellice, ai 1760 del Rifugio, la sua pendenza media diventa dell’11,17%, con punte oltre il 20%.

 

Quest’anno, il decimo da quando è nata la “sfida verticale”, ben 90 gli atleti che si sono cimentati con pedali e cronometro in questo difficile percorso. Tra essi anche il detentore del record di 40’58”, stabilito nel 2015: il veterano Enrico Dogliotti. Ma Dogliotti aveva già battuto il record nel 2008, quando era salito in 44’17” e poi ancora nel 2014 con 41’08”.

 

La gara, organizzata dal G.S.R. Alpina-Bikecafè e dal Rifugio Barbara Lowrie in collaborazione con Cai Uget Val Pellice, è anche valida come prova di Campionato Acsi Regionale e Provinciale della Montagna.

 

Il primo ad arrivare in cima è il secondo concorrente, il cuneese Cristian Rendina che sale in 48’25”30, immediatamente seguito dal terzo, il torinese Luca Viano, salito in 47’35”10.

 

Il primato di Viano dura una decina di minuti ed è battuto da Ivan Cesarin, che sale in 47’05”70. E’ poi la volta dell’organizzatore dell’evento, Mauro Canale, di passare in testa alla classifica provvisoria. Con pettorale n. 24, Mauro sale in 46’24”58.

 

Il 38° concorrente è lo scalatore cuneese Mauro Porro. La sua forma è buona e il cronometro stabilisce il nuovo primato, abbassandolo di quasi 3 minuti: 43’43”68. Ma subito dopo di lui arriva il vercellese Paolo Ramella, che fissa il tempo in 43’03”00.

 

Mancano ancora una cinquantina di concorrenti prima di avere il risultato definitivo ma quando sale il 65°, Enrico Dogliotti, è chiaro che gli altri possono solo sperare in un piazzamento. Dogliotti non riesce ad abbattere il suo primato, ci impiega 34” di più, 41’32”33, ma è sempre lui la stella del Rifugio Barbara. Enrico ha coperto i 9220 metri di ascesa alla media di 13,318 km/h, salendo con una VAM di 1488 m/h. Ramella, secondo, accusa un ritardo di 1’30”, mentre il terzo, Alberto Botasso, unico senior, in mezzo a tanti veterani, è a 1’33”. Nella classifica finale i primi tre sono seguiti da Porro, Bergeretti, Perin, Canale, Vogliotti, Cesarin, Rivoira, Viano, Piotti, Rendina, Long, Acuto e tutti gli altri tra i quali non possiamo non notare l’ottima prova della neozelandese Tanya Randall, salita in 49’54”40, sebbene ancora lontana dal record di Erica Magnaldi, stabilito nel 2015, con 47’06”90.

 

Il primo sgA è Roberto Fila, che precede nella categoria Fagiano, Benedetto e Bottari. Tra gli sgB il più bravo è il polongherese di Cardè (Cn), Giovanni Isoardo, seguito da Pionna, Vietto, Pietrocola, Cavallotto e Demaria. C’è anche chi l’ha pedalata in MTB, 14 atleti per la precisione, e tra questi il vincitore risulta lo junior Paolo Rivoira, secondo il veterano Marco Sacco e terzo l’altro junior Marco Peretti.

 

c.s.