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Lo 0-0 ottenuto nella prima trasferta fuori dalle “mura” immaginarie della provincia Granda dal Cuneo, sul campo dell’Inveruno, ha lasciato sensazioni contrastanti, legate alla prestazione, ed all’esito della stessa, dei biancorossi.
A poche decine di minuti dal triplice fischio finale, a parlare ai microfoni di Ideawebtv.it è il tecnico Fabio Fraschetti, che legge il match contro i lombardi uscendo dalle semplici indicazioni dettate dai 90’: “Che sia questo un punto guadagnato o due persi, poco importa. Ciò che veramente ha un peso è che questa giornata ha detto che il nostro campionato è iniziato nel secondo tempo. Finalmente ho visto una squadra vera, che, dopo un primo tempo giocato davvero male, ha ritrovato intensità e gamba, costruendo un paio di occasioni a testimonianza della ritrovata vena. Dopo un ottimo quarto d’ora, il rosso a Conrotto ci ha certamente costretti a ridurre la spinta, ma siamo stati umili e concentrati in tutte le situazioni, chiudendoci bene e creando anche qualche ripartenza che avrebbe potuto fare male all’Inveruno”.
Una svolta, tra un tempo e l’altro, dettata da ragioni tecniche ma anche caratteriali: “Ad inizio ripresa ho inserito Mondino e Radoi, che ci hanno dato più gamba e maggiore copertura, incidendo sul match. Al di là della variazione tattica, però, a fare la differenza è stato il ritrovato atteggiamento propositivo, completamente mancato nella prima frazione. Una considerazione, questa, che mi porta ad essere amareggiato per la prestazione del primo tempo ma altresì estremamente soddisfatto per la reazione nei secondi 45’”.
E a chi gli fa notare lo “zero” sulla voce “reti segnate” dopo 180’, Fraschetti risponde con obiettività: “E’ un’anomalia che va presa in considerazione ed analizzata. È indice di poca qualità offensiva e di una manovra che stenta a decollare: abbiamo giocato come vorremmo solo nel primo quarto d’ora contro il Varese e nei primi 15’ del secondo tempo del match di oggi. Sono questi gli aspetti su cui dobbiamo lavorare, senza trovare scusanti: abbiamo anche noi giocatori bravi dal centrocampo in su, che sapranno trovare la via del gol quando riusciremo a giocare da squadra per tutto l’arco dei 90’”.
Carlo Cerutti
