Presentato ad Elva il sito internet che valorizza le borgate montane

0
720

È on line da alcune ore il sito internet www.borghialpini.it, nato da un progetto dell’Uncem Piemonte per la valorizzazione delle borgate montane già rivitalizzate e di quelle ancora abbandonate sulle quali concentrare risorse pubbliche e investimenti privati.

 

Finanziato grazie a un progetto supportato dalle Fondazioni bancarie CRC e CRT, il sito viene presentato a Elva, “perla della Val Maira”, emblema della rinascita e delle nuove opportunità di sviluppo socio-economico della montagna legate in particolare alla Strategia nazionale Aree interne. Il sito contiene e amplia molti dei contenuti del volume “Borghi alpini. Perché il ritorno alla Montagna è possibile”, edito da Uncem con la Regione Piemonte, presentato nel dicembre 2015 a Torino.

 

www.borghialpini.it è diviso in sezioni tematiche dalle quali accedere ai progetti, implementabili con i documenti che le Unioni montane di Comuni del Piemonte forniranno nei prossimi mesi a Uncem. Raccoglie, nella sezione Progetti, una serie di schede su diversi borghi di Comuni alpini e appenninici del Piemonte. Con stili e linguaggi diversi è evidente l’impegno di Comuni e singoli cittadini nell’avviare operazioni virtuose di recupero. Alcune schede si riferiscono ad alberghi diffusi o locande che hanno ridato vita a pezzi di territorio prima marginali e abbandonati. Alcune situazioni e opportunità sono state segnalate da studenti e docenti universitari, ma anche da professionisti (in particolare architetti) che hanno scelto i borghi come luogo di lavoro e approfondimento. Ancora, si racconta in alcune schede di operazioni di recupero già effettuate e di borghi oggi sul mercato. Non solo. Il filo rosso che unisce i borghi è l’impegno di persone o intere comunità per il loro rilancio. Questo è un fattore di successo da considerare sfogliando l’intero volume. Vi sono le storie di impegno di Comuni e associazioni che sul loro territorio stanno sviluppando particolari progetti di rivitalizzazione. Non tanto legati al recupero architettonico, quanto alla dimensione sociale, occupazionale, economica delle Terre Alte. Lo dimostrano le schede su otto casi significativi di studio realizzate dall’Istituto di Architettura montana del Politecnico di Torino, con il quale Uncem collabora da cinque anni.

 

Il sito racconta i risultati della misura 322 del Psr2007-2013 che ha permesso il recupero di 34 borghi con quarantasei milioni di euro investiti. Cifre importanti. L’analisi non è quella tradizionale che viene fatta a conclusione delle misure dai funzionari regionali e dall’Autorità di gestione del Piano. Le schede non sono certamente esaustive nel raccontare progettualità e investimenti, ma sono un invito a scoprire direttamente quanto è stato realizzato nei “villaggi”. Altresì, dimostrano quanto debba essere forte l’impegno congiunto pubblico-privato nel proseguire il lavoro.

 

Nella sezione News&Eventi, le informazioni costantemente aggiornate su pubblicazioni, iniziative, convegni dedicati al tema del recupero, della rivitalizzazione della montagna, della creazione di impresa, del ritorno. In Bandi, il quadro delle opportunità che si apriranno nei prossimi mesi, a partire dal Psr e dalle due operazioni che verranno aperte per le borgate, rivolte a Enti pubblici.

 

Tre le chiavi di lettura del sito. Questo portale non è una guida turistica ma è comunque di stimolo per itinerari e viaggi nei borghi, già recuperati o non ancora. Non siamo “abbandonologi” dunque ci interessa poco mostrare ruderi. Questi immobili possono essere oggetto di investimenti. Ecco la seconda chiave di lettura: favorire l’interesse, sfogliando queste pagine, di privati cittadini o imprese (non solo del settore immobiliare) affinché possano investire capitali per far rinascere i borghi e ridare un’opportunità di sviluppo alle Terre Alte. In ultimo, questo sito può essere letto come una dimostrazione della vitalità degli Enti locali, impegno amministrativo e progettuale, dei Comuni e delle Comunità montane, oggi Unioni montane. Progettare e realizzare bene è il primo biglietto da visita di nuovi Enti che rinnovano il territorio. Attirano turisti e nuovi residenti. Generano crescita economica.

 

c.s.