Asti – Confagricoltura critica l’accordo sulle rese del Brachetto: “Condizioni non dignitose per la filiera”

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Confagricoltura Asti esprime il proprio dissenso per la riconferma delle rese ad ettaro, per la vendemmia 2016, delle denominazioni Brachetto d’Acqui DOCG e Piemonte Brachetto DOC.

 

Laconico il commento di Flavio Scagliola, presidente provinciale della sezione vitivinicola di Confagricoltura Asti: “La riconferma delle rese per il Brachetto d’Acqui, a 36 quintali per ettaro, e il Brachetto Piemonte, a 43 quintali per ettaro, dimostra lo scarso coraggio con cui si sta agendo per risollevare le sorti del comparto. Oggi i produttori incassano appena 6 mila euro ad ettaro e i dati relativi agli imbottigliamenti registrano una flessione di quasi 500.000 unità nel primo semestre del 2016. Cifre emblematiche che dimostrano senza la necessità di ulteriori commenti la sofferenza del mondo del Brachetto. Confagricoltura Asti, in linea con le indicazioni espresse dalla base, chiede s’intervenga con misure incisive per dare fiducia alla filiera ed integrare il reddito dei viticoltori che oggi sono fortemente svantaggiati”.

 

Flavio Scagliola, nato a Canelli nel 1974, è produttore di Moscato e Barbera docg. Dopo gli studi presso la Scuola Enologica di Alba e alcune collaborazioni formative nelle più prestigiose aziende del settore vitivinicolo, si occupa, oggi dell’aspetto tecnico e commerciale dell’azienda agricola di famiglia, la Scagliola Giacomo e Figlio s.s. che ha sede sulla collina di Santa Libera di Canelli. Per quindici anni ha ricoperto la carica di assessore del comune di Canelli nel settore Agricoltura, Promozione ed Urbanistica. E’ presidente della sezione vitivinicola di Confagricoltura Asti, succedendo ad Andrea Faccio, incarico che ricopre dal 27 gennaio 2016.

Confagricoltura Asti, nata nel 1979 inizialmente come Unione Provinciale Agricoltori, ha come obiettivo primario la tutela e la promozione del settore agricolo, puntando sull’innovazione – per quantità e qualità dei servizi offerti – valorizzando l’interscambio tra la provincia e il territorio, accogliendo le istanze pervenute dalle aziende e facendosene portavoce con le Istituzioni che rappresentano il territorio per ottenere anche agevolazioni e semplificazioni delle normative che regolano il settore.

Forte di una presenza capillare sul territorio, Confagricoltura Asti, per tutelare al meglio gli imprenditori e risolvere le specifiche problematiche di ogni tipologia aziendale, ha al suo interno le Federazioni di Prodotto – istituite per i principali prodotti, settori di produzione ed economici di rilevanza agricola, ambientale e territoriale (sezione bovini da ingrasso, cereali, equini, florovivaistica, frutticola/coricola, lattiero-casearia, razza piemontese, suini e altri allevamenti, vitivinicola) e i Sindacati di Categoria (Affittuari Conduttori, Forme Associate, Impresa Famigliare diretto coltivatrice, Proprietari Conduttori), che inquadrano le categorie imprenditoriali a seconda delle forme di conduzione.

 

c.s.