Anche quest’anno tornano “C’era una volta Mataria ‘d Langa” e la Fiera del Tartufo nero di Roddino

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A Roddino (CN) il 17 luglio la sesta edizione della Fiera del Tartufo Nero (organizzata dal Comune di Roddino), e dal 20 al 24 Luglio 2016 venticinquesima edizione dell’ormai tradizionale appuntamento con musica, teatro arte e gastronomia “Mataria ‘d Langa”, organizzato dall’Associazione Turistica Pro Loco Roddino.

Roddino è un piccolo paese sospeso fra la Langa “ricca” del Barolo e l’Alta Langa. Dei 384 abitanti, lo scorso anno 52 hanno collaborato attivamente all’organizzazione di questa piccola e umile festa che ha l’obiettivo principale di tener unita e viva la comunità.

Protagonisti di questa 25esima edizione di Mataria ‘d Langa saranno anche quest’anno i Gang che in attesa del nuovo disco, “Calibro 77”, hanno in serbo per la serata una grande sorpresa “TOP Secret”. Debuttano a Roddino i Kachupa, ambasciatori di Slow Food, porteranno suoni e colori del sud del mondo! Per Cisco, la voce storica dei Modena City Ramblers, è un ritorno 18 anni dopo! La Canzone d’autore e la musica Irlandese sono il marchio di fabbrica di un’artista straordinario. Anche per i Mirafiori Kidz un graditissimo ritorno anche se possiamo e vogliamo definirli “roddinesi” a tutti gli effetti!

Mataria ‘d Langa è stato un festival che fra gli anni ’90 e 2000 ha avuto i suoi momenti di gloria e notorietà; adesso è “solo” una Festa! Dove non contano gli ingressi o le presenze (anche perché non si paga) ma i sorrisi e gli abbracci generati!
Non leggerete sui manifesti la parola “street food”, ma leggerete: Tuma, Raviole al plin , Acciughe al verde, Torte di Nocciola.. quello che in Langa si è sempre mangiato nei giorni di festa anche se il servizio sarà alla buona proprio come vuol intendere la parola che tanto va di moda.

 

Gli appuntamenti :

Domenica 17 luglio FIERA DEL TARTUFO NERO DI RODDINO nel centro storico del paese e tradizionale “Pranzo del tartufo Nero”

Dalle ore 9,00 alle 18 si alterneranno incontri e piccoli eventi per le vie di Roddino.

 

Il programma della giornata:

– 9,00 S. Messa solenne della festa patronale di Santa Margherita;

– 9,45 apertura della Fiera Commerciale ed Artigianale e della Mostra del Tartufo Nero;

– dalle 9,45 alle 10,30 Registrazione raduno dei Trifolàu con i loro fedeli cani;

– 10,15 apertura “Mostra in Giardino” di Beppe Sappa;

– 10,45 Convegno “Il Tartufo Nero: Risorsa da sostenere e tutelare“;

– 11,40 sfilata d’onore dei Trifolàu con i loro fedeli cani;

– 12,30 pranzo del tartufo nero: leggi sotto Menù ed Info.

– 15,30 Gara di ricerca del tartufo nero;

– 17,00 TREBBIATURA nel Borgo Nuovo a cura di “MONFORTEPOCA”;

– dalle ore 17,30 presso Trattoria dell’Amicizia The Burning Rosettas: El Gücü Brüsa rock (Finlandia) in concerto;

– a seguire penne per TUTTI offerte dalla Trattoria dell’Amicizia.

 

Il menù del pranzo preparato dalla Proloco:

– Salame cotto e crudo di Langa
– carne cruda con Tartufo Nero di Roddino
– Fonduta con Tartufo Nero di Roddino
– Agnolotti burro e salvia
– Bocconcini al Tartufo Nero di Roddino
– Torta di Nocciola di Langa
– Bunet
22 € Vini rigorosamente roddinesi inclusi
Prenotazione obbligatoria entro il 15 luglio

ATTENZIONE, posti limitati
info Fiera: 0173-794133 ( Comune: Lun-Mer-Ven )
Prenotazione pranzo: 339-8903949 ( Piera)
Email: [email protected]

 

Mercoledì 20 Luglio

Ore 21,15, Piazza della chiesa: spettacolo musical-teatrale-cabarettistico “LO SO CHE E’ SOLO UN SOGNO…” Di e con I FRATI MERIDIANI

 

Venerdì 22 Luglio

in Piazza della Chiesa
Dalle 19 Raviole del Plin, Tume di Langa, acciughe al verde e torte di nocciola saranno le principali protagoniste del ristoro preparato dalla Pro loco.

alle 21,15 Mirafiori Kidz, Band Punk rock torinese, in concerto;

alle 22,00: Cisco, storica voce dei Modena City Ramblers, in concerto con la sua nuova Band

Sabato 23 Luglio

Dalle 19 Sempre la grande tradizione di Langa con raviole del Plin, Tume di Langa, acciughe al verde e torte di nocciola, ma anche una grande grigliata di carne curata e preparata dai volontari della frazione di San Lorenzo

Alle 21.30 in piazza della Chiesa
Gang in concerto.

A seguire, alle 22.30,
Kachupa in concerto.

Domenica 24 Luglio

P.zza della chiesa:
Alle 16,30
BURATTINARTE: «I BURATTINI DI MATTIA»

Dalle 18,00
MERENDA SINOIRA curata dalla Proloco. Si Mangia e Si Beve!

alle 21,30
La Compagnia del Nostro Teatro di Sinio Presenta:
“GIN & GENA” Commedia piemontese in due atti di e con Oscar Barile

 

TUTTI GLI SPETTACOLI SONO A INGRESSO GRATUITO

UN PO’ DI STORIA

C’era una volta Mataria ‘d Langa. Dal Luglio 92 al 2006 Roddino è stata teatro di piccoli e grandi ma soprattutto fortunati eventi ed incontri, tra i quali Subsonica, Max Gazzè, Mau Mau, Africa Unite, Casino Royale, Ustmamo’, Lou Dalfin, Modena City Ramblers, Gang, Massimo Bubola, Paolo Bonfanti, Fratelli di Soledad, Loschi Dezi e Billy Bragg.
Nel 2013 l’associazione Turistica Pro loco Roddino reinventa l’evento, convertendo quello che poteva essere definito tranquillamente un Festival in una FESTA. Non un declassamento bensì un contesto diverso, dove la musica e la parola di qualità sono protagonisti quanto l’atmosfera e il pubblico che li circonda.
Una delle specialità di questo paese è sicuramente la popolazione! Dei 380 abitanti circa 52 lo scorso anno hanno contribuito con piccoli o grandi gesti alla buona riuscita dell’evento.

 

Approfondimenti artistici

 

CISCO

Febbraio ‘92, sul palco di un piccolo locale carpigiano,il Kalinka, appare un affascinante personaggio: CISCO.
Qui l’artista emiliano si presenta per cantare alcuni brani irlandesi insieme a una band che non aveva mai incontrato, un collettivo di musicisti formatosi solo pochi mesi prima: i Modena City Ramblers!
Un esordio che avrebbe cambiato le vite di entrambi riscrivendo un pezzo di storia della musica italiana.
Con i Ramblers Cisco vende quasi un milione di copie, dando vita a innumerevoli tour, eventi e concerti indimenticabili, insieme a Van Morrison, Cranberries, Deep Purple, Primus, Manu Chao e gli Ska-p! e condividendo importanti palchi con artisti del calibro di Pogues, Shane McGowan, Chieftains e Goran Bregovic.

Numeri che parlano chiaro: 1200 date nei 15 anni di una storia musicale scandita da collaborazioni incredibili (Paolo Rossi, Francesco Guccini, Billy Bragg, Moni Ovadia, Bob Geldof) e da incontri memorabili anche con giganti della scrittura: Luis Sepulveda, Daniel Chavarria, Paco Taibo II, Carlo Lucarelli. Una storia di note per raccontare una vita “in viaggio”, con la valigia pronta e sempre un nuovo cielo da attraversare.

Viaggi che hanno portato Cisco anche nel deserto del Sahara (96 e 2000), a Cuba e in Bolivia per suonare in onore del Che (97), in Albania (99) e in Sudafrica (2000/02) e infine in Guatemala, Chiapas (2003) e Palestina (2005) per sostenere la campagna “Acqua per la pace di Coop”.
Ma è sempre “verso casa” che punta il viaggio di Cisco ed è infatti tra le nebbie delle terre emiliane che nasce “LA LUNGA NOTTE” (2006), il primo lavoro da solista che annovera la partecipazione di Don Andrea Gallo. Un album che parla di impegno sociale, del non cedere ai compromessi, della solitudine e dell’umiltà, della fatica e del dolore. Una lunga notte da cui ha preso vita un altrettanto lungo e seguitissimo tour in tutti i migliori club italiani. Con questo lavoro Cisco cambia registro, mettendo a tacere i soliti slogan di piazza e concentrandosi su valori più intimi.

Nel 2008 arriva il secondo disco solista IL MULO (2008), un manifesto di quella testardaggine di cui Cisco è sempre andato fiero, la volontà di non seguire le mode, di andare avanti per la propria strada. Un tour ancora una volta da incorniciare, per i numeri e per la gioia della collaborazione con Giovanni Rubbiani e Francesco Magnelli.
Ecco allora che, dopo sei album in studio negli ultimi otto anni, arriva il momento di incidere “DAL VIVO VOLUME I”, un disco che riassume tutta l’attività live dell’artista dopo l’uscita dai Modena. Dalle serate in acustico ai concerti con l’intera band, fino alle collaborazioni con Bandabardò, Enzo Avitabile, Orchestra Multietnica di Arezzo e molti altri ancora.

 

Tra la fine del 2009 e il 2010 ecco un altro grande momento, condiviso con altri due transfughi dei MCR, Cottica e Rubbiani. “40 ANNI – STORIE DI RAMBLERS, INNOCENZA, ESPERIENZA” ha visto il Sold Out in tutti i teatri dove hanno suonato. Uno spettacolo acustico, con pezzi del vecchio repertorio rivisitati, e che porta il nome di una famosa canzone dei Modena, ma che vuole lanciare anche un messaggio di sfida e nuovi progetti, perchè anche a 40 anni si può ricominciare.

 

Sempre del 2010 è “FATICA DA COLTIVARE”, un’altra grande avventura di cui CISCO è particolarmente fiero. Un progetto condiviso con il coro delle Mondine di Novi, un percorso che si snoda fra i canti di lavoro e le sue canzoni scorrendo in mezzo a sentimenti di lotta, fatica, sudore e resistenza.

 

Tutto questo per arrivare alla sua ultima fatica discografica, FUORI I SECONDI, uscita il 31 gennaio 2012.
Un urlo di esortazione che chiama ognuno di noi ad assumersi le proprie responsabilità, un invito a incrociare i guantoni col destino avverso e metterlo al tappeto. Una bottiglia con dentro delle storie da leggere fino in fondo per non smettere mai di crescere, imparare e capire.
Un album fortemente voluto e caratterizzato da omaggi ad Augusto Daolio, Ligabue (il pittore), Jurij Gagarin e Dorando Petri.

 

Senza mai darsi tregua nel 2012 Cisco dà vita al tour di Indietro Popolo, un ventennio di canzoni dal Temibile Cisco ai Modena City Ramblers. Vent’anni di carriera dove ripercorre tutti i successi della sua storia. Oltre cento date in tutta Italia e nuovi viaggi di note che lo hanno visto esibirsi anche al Whelan’s di Dublino (locale storico della città irlandese) in un memorabile evento sold out.

 

E poi “Oh Belli Ciao, Ecco perchè ho lasciato i Modena City Ramblers”, la biografia romanzata, scritta insieme all’amico Carlo Albè. Duecento pagine di racconti e aneddoti, molti dei quali mai svelati, per parlare di un viaggio durato ben quattordici anni.

 

A tre anni da Fuori i secondi, un album intimo e allo stesso tempo capace di riportare in vita personaggi dimenticati troppo in fretta, arriva per il cantautore carpigiano il momento di rimettersi in marcia.
Il titolo del nuovo album? Tutto un programma: Matrimoni e Funerali!
Un concept sulla vita? Definizione che potrebbe ingabbiare il nostro Cisco, semplicemente un lavoro tanto lucido quanto dissacrante su quello che incontriamo, tocchiamo e conosciamo durante la nostra esistenza, un album che viaggia più veloce di un auto senza freni, lontano dai soliti slogan, con testi che presentano una rinnovata capacità di scrittura da parte di Cisco, divertito a tirare il sasso senza nascondere la mano.

 

Nel 2016 torna in tour con il fortunato disco uscito a marzo 2015 Matrimoni e Funerali e si prevede già una estate ricca di impegni                                                                                                                 Alcuni video:                                                                                         https://www.youtube.com/watch?v=75IwSf0TN8w                                          https://www.youtube.com/watch?v=NENFUWiDU0s

 

MIRAFIORI KIDZ

Mirafiori Kidz, banda di musica ribelle, con testi spesso impegnati politicamente. Ha suonato in giro per l’Italia, soprattutto negli ambienti della cultura antagonista.
Vanta numerose collaborazioni prestigiose: Lalli ha cantato in quattro pezzi del cd I NOVE PEZZI DEL ROMPICAPO MONDIALE, Stefano Giaccone (Franti) ha suonato con loro in concerto (sax, chitarra) e ha anche scritto la canzone “Incontrandoti per caso”.

In passato hanno fatto concerti in alcune radio dell’hinterland torinese (Flash, Popolare, etc.), e partecipato alla trasmissione televisiva “Parlato Semplice” (RAI3).
I materiali discografici prodotti hanno ricevuto ottime recensioni dai migliori giornali italiani del settore e da alcune fanzines straniere.
Nel 1993 insieme alla mitica etichetta BLUBUS dei Kina esce un LP – CD dal titolo Mirafiori Kidz (1993) seguito nel 1995 dal 45 Torneremo sulla Langa.

 

Nel 2000 autoproduce il cd Nove pezzi del rompicapo mondiale su etichetta MK Records, di cui un brano compare anche nella compilation Fuori dal Mucchio Combat Folk vol. 2.
Nel 2002 hanno partecipato alla compilation di canzoni contro la guerra “NOT IN MY NAME” edita dalla collana Suoni di LIBERAZIONE, con la cover di Luigi Tenco “E se ci diranno”.

Dicono di se stessi: “Ci piace suonare davanti a persone che abbiano voglia di pensare oltre che saltellare con la birretta in mano, ci piace davvero sudare, far ruggire chitarre e pestare e randellare tamburi e rullanti..
Ci piace raccontare ancora la storia di Giovanni Pesce e di Dante di Nanni, perché è sempre bello sentirla, un po’ come i bambini che vogliono ascoltare cento volte le stesse fiabe e non ne hanno mai abbastanza…
Ci piace cantare una nostra vecchia canzone che dice “stai su col cuore e rimettiti a lottare!” perché il tempo passa ma le parole sembrano scritte ieri… e magari suonare un bel “rock pestone” (come lo definisce l’amico Pandin) con una versione di “E se ci diranno” di Luigi Tenco o della “Canzone del maggio” di De Andrè o magari esaltarci con la mitica “I fought the law”…”

La loro prima volta a Roddino risale nel luglio 1994.
Il cantante è Gianni Sappa.. Roddinese DOC!
Alcuni video:
https://www.youtube.com/watch?v=gvRXcFH0FMQ
https://www.youtube.com/watch?v=3bvlDA7LR6E

 

KACHUPA

La Kachupa è un piatto tipico di Capo Verde (Africa) con verdura, frutta, legumi, cereali e pesce, ingredienti poveri ma ricchi di vitamine e di vita! L’energia dei Kachupa nasce da questa zuppa, simbolo di semplicità e di amore verso la natura. I Kachupa nascono come band di strada, e di strada ne hanno mangiata davvero tanta in giro per l’Europa! All’inizio c’era un piccolo carretto sul quale il batterista suonava cassa e pentole e il resto della band suonava intorno alla carovana!

Questo carretto magico ha fatto vendere circa 5000 cd in Italia e Francia. Così la band decide di entrare in uno studio di registrazione e fare un disco vero, dal titolo “Gabrovo Express”, disco molto fortunato perché dopo pochi mesi viene premiato da Radio Popolare Network al MEI di Faenza come miglior disco autoprodotto del 2006. Nel maggio 2006 Gabrovo Express esce in edicola in allegato alla rivista “World Music Magazine” (8.000 copie) , l’energia Kachupa aumenta e la band inizia a suonare in prestigiosi festival e rassegne dividendo il palco con importanti artisti quali, Eugenio Bennato, Tullio De Piscopo, Modena City Ramblers, Casino Royale , Albano, Eugenio Finardi, Vinicio Capossela, Mau Mau, Piero Pelù, Africa Unite… fino a suonare alla Notte della Taranta 2010 come vincitori del concorso “Note Per La Notte” . Nonostante i continui successi i Kachupa hanno continuato a fare spettacoli in strada per non perdere la magia in cui essi diventano fiabeschi e talvolta surreali. Nel 2011 esce un disco di svolta della band, “Terzo Binario”, 12 brani originali che raccolgono la loro storia, i viaggi, le feste vissute.

Un disco pieno di energia, dove i testi sono rivolti alla coscienza, alla ragione, a volte all’altra parte di noi stessi, senza la quale una ragione non ci sarebbe. In ottobre vincono il premio Sanremo Village 2011, manifestazione associata al più importante Festival della Canzone Italiana. Nel 2012 partecipano alla finale dell’Umbria Folk Festival e vincono l’“Inedited World Music Festival” di Rimini, premiati direttamente da Bluey Maunick, fondatore chitarrista e produttore del progetto inglese Incognito.

Nel 2014 partecipano al Concertone del Primo Maggio a Roma, come ambasciatori di Slow Food e del progetto “Diecimila orti in Africa”. Nello stesso anno il singolo “Siamo tutti Africani” raggiunge le vette delle classifiche iTunes, arrivando al primo posto della sezione World Music e viene scelto come inno di Terra Madre 2014 dal patron e ispiratore di Slow Food Carlo Petrini. Nel maggio 2015 il nuovo singolo “Finché Ce N’è” ottiene molteplici risultati: primo nella classifica world music di iTunes, top 10 in quella dei brani più venduti e prima posizione nella indiemusiclike, la classifica (MEI) di gradimento dei brani “indie” più trasmessi in radio.

Nel luglio 2015 si assegnano il primo premio del contest ROMAGNA MIA 2.0 con una versione originale in puro stile “kachupa” del brano che ha reso famoso Secondo Casadei nel mondo. Il 2016 vede l’uscita del nuovo lavoro Giù la Maschera contenente 19 tracce (14 inediti e 5 bonus track) ed un nuovo tour che porterà la band in giro per l’Europa. È la loro prima volta a Roddino.
Alcuni video ufficiali:
https://www.youtube.com/watch?v=ONX8aBDUOcc
https://www.youtube.com/watch?v=zszIWyUMJ4I

GANG

I Gang, la rock band marchigiana nata e capitanata dai fratelli Marino e Sandro Severini, sono da 30 anni i portabandiera più coerenti e credibili di un rock sanguigno e soprattutto militante.
Chitarre e batteria al servizio di un messaggio politico-culturale da sempre ben chiaro e definito, che prendendo spunto dalle sonorità punk dei Clash di Joe Strummer li ha resi testimoni e cantori di una realtà per molti versi simile alla Londra cantata dal celebre gruppo punk-rock.

Ideali e capacità cantautorali che nel filo conduttore di una decina di album sempre fedeli ad una linea di pensiero solidale ed attenta agli oppressi ed alle ingiustizie sociali, rendono la band di Filottrano un punto di riferimento più unico che raro nel panorama musicale italiano.

Coscienza e memoria, radici ed ali, terra e fuoco, lotta e speranza, ecco gli ingredienti che da sempre costituiscono la ricetta dei Gang, che hanno dimostrato di poter passare con disinvoltura dal linguaggio crudo e immediato del punk a quello più complesso e ricercato della canzone d’autore, senza dimenticare l’immenso potenziale della tradizione popolare più genuina.

Un tesoro inestimabile, che si inserisce a pieno titolo nei capisaldi musicali e culturali d’Italia.
La loro prima volta a Roddino risale al 1995.
Alcuni video ufficiali:
https://www.youtube.com/watch?v=64woXfPZRb0
https://www.youtube.com/watch?v=6JSqVvaiK7Q

 

GIUSEPPE SAPPA

APPUNTAMENTI CON I PAESAGGI E I SAPORI DELLA LANGA RODDINO – Ogni anno tra l’estate e l’inizio dell’autunno, sta diventando un classico, l’appuntamento con i paesaggi e i sapori della Langa.

L’offerta gastronomica che arriva da questa terra genuina ha ormai raggiunto livelli d’eccellenza come pochi altri nel resto del mondo. L’offerta di prodotti d’origine controllata, biologici e l’amore per le radici ha attirato un turismo particolare che è in cerca di luoghi che come questo sono diventati “parco” della memoria e della cultura.

Sempre più si sente quindi l’esigenza di iniziative culturali che vadano insieme a quelle già esistenti, come rassegne musicali o festival cinematografici di ottimo livello, premi letterari, a soddisfare, oltre al gusto, gli altri raffinati sensi dei suoi ospiti. Nel solco, di queste offerte culturali si colloca la personale del pittore Beppe Sappa, del 17 luglio “Mostra in Giardino” nella casa del pittore, in concomitanza con la festa del “Tartufo Nero di Roddino”.

Esposti nella luce naturale del giardino, affascinanti paesaggi ed istantanee di tradizioni langarole che sono i maggiori ispiratori della sua pittura. Opere in cui l’astrazione non si frappone tra il dipinto ed il soggetto, ma che sono frutto di un abbandono all’immaginazione con il trasporto delle passioni e dell’amore. Descrizioni delle sensazioni e dei sentimenti che stimolano la sua pittura con tratti e pennellate essenziali. Dipinti in cui cerca ciò che va oltre la realtà, il suo spirito ed il suo animo, espressi al meglio nella sofficità del pastello e nell’immediatezza dell’acquerello.

 

La Compagnia del Nostro Teatro di Sinio in “Gin e Gena” due atti di e con Oscar Barile

Gin e Gena van për more, dis ch’a torno a ondes ore. Ondes ore son sonà, Gin e Gena son ëncora nen tornà”
Gin e Gena: una filastrocca, una canzoncina per bambini, un tempo molto conosciuta, che ha per protagonista una stralunata coppia che non si sa mai bene cosa stia facendo, dove stia andando e soprattutto quando ricomparirà in scena, nonostante le rassicurazioni di un pronto ritorno.

I protagonisti sono proprio loro, Gin e Gena, marito e moglie attempati e un po’ fuori di testa; ma a chi dei due si può dare più fiducia? Chi dice la verità? O non sarà che ognuno ha un proprio modo di “dire la verità”?

Tutta la loro vita scorre in un continuo modificarsi del punto di vista da cui le varie vicende vengono guardate e raccontate ed il pubblico è coinvolto in un ironico gioco che, in ogni scena, cambia le carte in tavola: a volte i personaggi barano, a volte sono prigionieri della loro ingenua sincerità.

Ma che cos’hanno da nascondere “Gin e Gena”? Che cosa li rende tanto simpatici nella loro disarmante debolezza? Quale il segreto del loro amore? Come fanno ad essere ancora così divertenti e “divertiti” di fronte alla vita, nonostante si intuisca sin dall’inizio che il loro percorso non è stato dei più facili?
Una favola moderna, in cui il “lieto fine” può sembrare più o meno “lieto” a seconda dell’angolazione e da cui lo si guarda.

Tenerezza e distacco, ironia e sorrisi sono gli ingredienti di questa commedia e Gin e Gena riusciranno a farsi amare e capire, lasciando una scia di malinconia quando dovranno andarsene perché, anche su di loro, calerà il sipario.

 

I FRATI MERIDIANI

I F.M. nascono nella sede dell’associazione La Meridiana di Rivoli, che con le sue periodiche cene-spettacolo, è stata un vero trampolino di lancio dei frati-ragazzacci. Per intenderci: i “Fab Four” stanno al “Cavern Club” come i Frati meridiani stanno a “La meridiana”.

Tra i divertiti apprezzamenti del pubblico entusiasta nasce tra i componenti originali del gruppo l’idea un po’ folle, ma allo stesso tempo affascinante, di creare una band più strutturata. Agli albori della nascita, il gruppo comprendeva Aurelio Rezzoagli, cantante, Giorgio “Fritz” Frigeri, chitarra, Lidia Portella al contrabbasso, Carlo Beltramino narratore e fine dicitore, Carlo Dosio paroliere e cantante, l’amico professionista Maurizio Vanni, chitarra solista e cantante, il compositore, autore, cantante, artista Renzo Cipolloni, senza il quale il gruppo non avrebbe acquisito la personalità musicale e teatrale attuale e che ha ideato la storia dei frati componendo alcuni dei brani più rappresentativi ed impegnati, e Mario Menegatti, un amico compagno e collaboratore, per molti anni voce e coautore di alcuni brani, che ha senz’altro contribuito all’evoluzione del complesso. 

Per motivi diversi alcuni artisti lasciano il gruppo e ai fondatori Carlo Beltramino, Carlo Dosio e Maurizio Vanni si aggiungono Gianni “Bum Bum” Cifone alla batteria, seguito dal bassista Eugenio “Tex” Prandi suo vecchio amico e compagno di musica. In seguito prendono i voti Angelo Muneretto chitarra ritmica e Aldo Patrizi cantante solista.

Oggi il novizio Domenico Mansueto cesella le musiche dei frati con le sue tastiere e l’innesto dell’ultimo momento della “preziosa pecorella” Marcella Ghiani, cantante e armonicista, con la sua grazia, gentilezza e bravura completa i Frati Meridiani. Recentemente anche Gianni “Bum bum” Cifone ha lasciato il convento dei Frati Meridiani per seguire nuovi sentieri, cedendo alle sapienti mani (e piedi) di Domenico Mansueto la batteria, mentre a mantenere sempre più in caldo la tastiera ora è subentrato il novizio fratello Enzo Calà.

 

I BURATTINI DÌ MATTIA

La passione di Mattia Zecchi per il teatro dei burattini nasce da piccolo. Già all’età di 2 anni e mezzo era innamorato degli spettacoli di burattini, in particolare quelli con Fagiolino e Sganapino, protagonisti del teatrino bolognese.La sua passione è talmente forte che già all’età di 8 anni, presenta al pubblico il suo primo spettacolo, fino a quando nel 2005, all’età di 15 anni, decide di fondare la propria compagnia “I Burattini di Mattia”.

Cresce osservando i grandi maestri della tradizione bolognese come  il Maestro Romano Danielli e Marco Iaboli e William Melloni della “Compagnia del Pavaglione” e da loro impara tutto; dai testi classici alla tecnica, dalla recitazione alla rappresentazione dello spettacolo, anche collaborando occasionalmente con loro.

Si dedica alla riscrittura e alla messa in scena di testi tradizionali, rinfrescandone i contenuti e innovandoli, senza mai uscire dal solco della tradizione bolognese.
Dal 2006 al 2010 collabora inoltre con il “Teatrino dell’Es”, riadattando e riportando in scena un antico testo di Ettore Forni (burattinaio ferrarese 1877-1959) dal titolo “L’acqua Miracolosa”.

 Fagiolino e Sganapino sono i protagonisti di tutti i suoi spettacoli, insieme alle maschere della tradizione emiliana e quelle della Commedia dell’Arte. I suoi spettacoli cercano sempre di coinvolgere grandi e piccoli spettatori, rendendoli ancor più partecipi alla rappresentazione e facendo divertire adulti e bambini.
 Negli anni partecipa con i suoi spettacoli a diverse Rassegne e Festival Nazionali e Internazionali di Teatro di Figura, riscuotendo successo e diversi riconoscimenti come il premio “Benedetto Ravasio” nel 2010 e il premio “Le figure del Futuro” nel 2012.

Ora continua la sua attività su tutto il territorio nazionale continuando a portare in scena e a rappresentare le storie e le avventure di Fagiolino e Sganapino.