Scuola: “La regione Piemonte dia risposte agli esodati”, dichiara Gianna Gancia, consigliere regionale di Lega Nord

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Sì è svolto martedì 11 maggio il convegno promosso da Lega Nord e Forza Italia a Palazzo Lascaris per sollecitare la Regione a prendere posizione e chiedere chiarimenti alla ministra Stefania Giannini

Quale futuro riserverà il nuovo concorso ai docenti abilitati della seconda fascia di istituto? E cosa dovranno attendersi gli iscritti alla terza fascia, ai quali non viene data la possibilità di abilitarsi?

Sono gli interrogativi dei quali, questo pomeriggio, si è occupato il convegno “Docenti precari, i nuovi esodati” organizzato dai gruppi consiliari regionali di Lega Nord e Forza Italia nella Sala Viglione di Palazzo Lascaris, a Torino.

All’incontro ha partecipato, tra gli altri, il responsabile federale della Lega Nord per l’istruzione, Mario Pittoni, spiegando come il concorso rischi di produrre una nuova ondata di esodati, poiché diverse categorie di precari, assunti a tempo determinato, non potranno accedere alle selezioni e, paradossalmente, non potranno vedersi rinnovare il contratto per più di 36 mesi.

«Abbiamo presentato in Consiglio regionale – osservano le consigliere regionali promotrici dell’iniziativa, Gianna Gancia (Lega Nord) e Daniela Ruffino (Forza Italia) – due ordini del giorno per sollecitare la Giunta del Piemonte a prendere posizione e chiedere chiarimenti alla ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini. Il problema è nazionale, ma riguarda comunque migliaia di docenti piemontesi, oltre che gli studenti e la qualità dell’insegnamento nelle scuole pubbliche».

Pittoni ha paventato il rischio “big bang”, a settembre: «Con la ripresa dell’anno scolastico – ha osservato il responsabile Istruzione del Carroccio -, andranno “movimentate” decine di migliaia di insegnanti, difficile credere che si riparta con regolarità, tanto più che, ad oggi, non ci sono indicazioni certe nemmeno sulla scadenza dei contratti a 36 mesi, il limite che getterebbe nel caos migliaia di precari».

Sul piano operativo, Pittoni ha detto che sarà molto importante vedere come voteranno i partiti sugli ordini del giorno presentati da Lega e Forza Italia in Piemonte: «A parole, sono tutti d’accordo – ha avvertito Pittoni -, nei fatti si vedrà».

Un’iniziativa “pilota”, che verrà ripetuta nelle altre Regioni, oltre che in Parlamento, dove giacciono le proposte dello stesso Pittoni che avrebbero permesso di evitare l’emergenza assicurando la graduale immissione in ruolo di tutti i precari che da anni lavorano nella scuola.