Riforma Costituzionale: nasce a Cuneo il Comitato per il “Sì” | Andrea Olivero: “Importante superare il bicameralismo”

0
536

“Lo vogliamo o no questo cambiamento?”. Si potrebbe riassumere con questa domanda il senso della nascita del Comitato per il Sì al Referendum confermativo sulla Riforma Costituzionale.

Una domanda che il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Andrea Olivero, l’avvocato e componente della Direzione nazionale del Pd Marta Giovannini e il professore e già segretario del Circolo Pd di Cuneo Gerardo Pintus hanno posto durante la conferenza stampa di lancio del nuovo organismo, svolta a Cuneo, nella Sala Incontri dell’Hotel Principe.

 

Dopo la recente approvazione da parte del Senato, la legge dovrà ottenere entro aprile il via libera definitivo, comunque scontato, della Camera, quindi i cittadini, attraverso un referendum, ad ottobre potranno esprimere il loro parere. Uno dei punti principali della riforma è il superamento del bicameralismo perfetto, che farà diventare la Camera dei Deputati l’unico organo eletto direttamente dai cittadini e l’unico a cui spetterà il compito di approvare le leggi e di accordare la fiducia al Governo. Il Senato verrà ridimensionato, diventando organo rappresentativo delle autonomie locali e scendendo da 315 a 100 membri (74 consiglieri regionali, 21 sindaci nominati dalle stesse Regioni e 5 scelti dal Presidente della Repubblica) che percepiranno solo più lo stipendio da amministratori locali.

 

Oggi è importante superare il bicameralismo per dare snellezza – ha spiegato Andrea Olivero – è una necessità che si avverte da molto, al momento abbiamo modalità da Barocco, il procedimento è troppo lento, stanco, e crea anche una scarsa assunzione di responsabilità da parte dei parlamentari, che si rimbalzano da una parte all’altra la legge da approvare. Inoltre sarebbe importante anche per il territorio, con una Camera delle autonomie che devono essere sostenute, e poi ci sarebbe una riduzione dei costi della politica, e a dirvelo è un senatore, ma è una cosa che è necessario fare. Sarebbe la prima volta che la politica si autoriduce, ma anche una grande occasione per noi di riacquistare dignità“.

 

Il viceministro ha poi spiegato come questa riforma rappresenti una sorta di prova, di verifica per capire davvero chi vuole cambiare: “Bisogna chiarire una volta per tutte chi sta dalla parte delle riforme e chi no – ha detto Olivero -. A parole tutte le forze politiche sembrano volere il cambiamento, ma in realtà c’è molta ambiguità, anche di convenienza. Chi vuole davvero questo cambiamento? La valenza del Referendum è anche questa”. In quest’ottica si inquadra il Comitato, il cui compito sarà quello “di creare un coinvolgimento e una nuova partecipazione civica anche nel nostro territorio. La nostra sfida è quella di mettere in luce la volontà di cambiamento che c’è nel Cuneese, per questo c’è una grande apertura per tutti coloro che vogliono essere parte di questo cambiamento. E’ un modo per dire che c’è bisogno di una scossa, anche qui, nel nostro territorio“.

 

Medesimi concetti ribaditi da Marta Giovannini, componente della Direzione nazionale del Pd: “Per me questa riforma è come il coronamento di un sogno – ha detto – perché io ho iniziato a fare politica con la speranza di vedere un cambiamento. Bisogna dare risposte credibili agli elettori e le riforme costituzionali devono essere condivise. L’assetto sarebbe più semplice e i rapporti tra Stato e Regioni più chiari. Il Comitato è importante perché va oltre gli steccati, bisogna ridare credibilità alla politica, che non ne ha più”. “Con questo Comitato vogliamo anche ridare ossigeno al dibattito politico – ha aggiunto Pintus -, così la politica torna ad essere protagonista“.

 

Durante la conferenza stampa, è stata ribadita più volte l’apertuta nei confronti di coloro che volessero aderire e la volontà di confrontarsi e coinvolgere la popolazione. In questo senso sono in programma nei prossimi mesi diverse iniziative, tra cui un’assemblea pubblica provinciale alla quale saranno invitati a partecipare gli amministratori pubblici locali e i cittadini.

 

GDS

In foto un momento della conferenza stampa di presentazione