Bra-Argentina Arma 0-1, Gardano: “Più giusto il pari. Al momento servono silenzio e lavoro”

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Cade il Bra, non bellissimo ma anche molto sfortunato, trafitto da una punizione perfetta di Costantini, ex Savona, al 93’. L’Argentina Arma espugna l’ “Attilio Bravi” e sogna un piazzamento playoff, con la quinta posizione che dista ora solo più cinque punti.

 

Ovviamente amareggiato al termine della gara mister Massimo Gardano costretto a commentare la decima sconfitta in ventitre partite del suo Bra (contro le nove vittorie): “Era una partita che doveva finire 0-0, perché entrambe le squadre hanno fatto poco per vincerla, ma alla fine ha fatto la differenza una punizione ben calciata al 93’, esattamente un minuto dopo la nostra più netta occasione da gol. Questa rapida lettura mette in evidenza come ci sia ben poco da aggiungere. Io credo che in momenti come questi, in cui tutti posso e vogliono dire la loro, l’unica medicina sia lo stare in silenzio, abbassare la testa e lavorare. Questa è la nostra situazione, questa la nostra stagione: la squadra fatica ad imporsi ed a giocare con la testa libera e non è nemmeno sostenuta dalla fortuna”.

 

Chiara, poi, la posizione del tecnico giallorosso circa le sue scelte per l’undici titolare: “E’ inutile pensare che un giocatore, ad esempio, possa entrare in campo dopo tre mesi di inattività e fare immediatamente la differenza come se nulla fosse: Chiazzolino ha giocato alcune delle scorse partite ma è in difficoltà, quindi è impossibile pensare di vederlo sempre in campo perché la sua condizione non glielo permette. Massa è stato inserito dal primo minuto per provare a colpirli sugli esterni, cosa che li ha messi in difficoltà, ma poi è stato tolto perché l’Argentina aveva nuovamente cambiato schema e perché era già ammonito. Sulle scelte nel reparto offensivo, infine, c’è poco da dire: al di là delle buone prestazioni dei singoli, ad un certo punto contano le statistiche ed il numero di gol fatti, che spingono l’allenatore a scegliere un attaccante invece che un altro”.

 

Contento ma obiettivo, invece, mister Nicola Ascoli: “Il pari, oggi, era il risultato obiettivamente più giusto. Il calcio è strano: sette giorni fa abbiamo perso contro lo Sporting Bellinzago quando forse meritavamo addirittura di vincere, mentre oggi abbiamo portato a casa l’intera posta in palio quando lo 0-0 sarebbe stato forse più giusto. Il nostro percorso è stato fin qui paradossale: abbiamo raccolto appena 10 punti in casa mentre in trasferta siamo la squadra con più successi in Italia. Sono contento per i ragazzi e per l’ottimo lavoro che stanno svolgendo: il nostro obiettivo era la salvezza tranquilla e ad oggi stiamo facendo molto più di quanto ci si aspettava”.

 

Carlo Cerutti