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Il Bra esce con l’amaro in bocca dalla partita persa contro il Vado nella dodicesima giornata di Serie D. Dopo due vittorie in campionato, ecco un nuovo brusco stop, che frena ancora una volta la corsa dei braidesi, sempre più invischiati a metà classifica.
Certamente amareggiato mister Massimo Gardano, che non accetta l’utilizzo di mezzi termini né il ricorso ad attenuanti: “Inutile ritornare sulla questione infortuni, l’ho già ricordato la scorsa settimana. Gli undici giocatori scesi in campo quest’oggi non hanno mostrato quello che ci si aspettava da loro ed hanno perso. Sette giorni fa sempre loro sono andati a vincere sul difficile campo di Voghera, quindi non ha senso attaccarsi agli assenti. Ci sono mancati determinazione e fame di risultato: sinceramente, dopo due successi mi aspettavo un’altra partita. Definirei la nostra prestazione come discreta: non è stato tutto negativo, visto che il pareggio poteva essere obiettivamente il risultato più giusto, ma abbiamo commesso troppi errori, come in occasione del gol, nato da una mancata diagonale. Certi errori, quando si ha alle spalle un buon grado di esperienza, non bisognerebbe commetterli”.
Una chiusura poi su alune discusse decisioni arbitrali, compresa la sua espulsione: “Per quanto mi riguarda, ho semplicemente chiesto qual era la posizione da cui si sarebbe dovuto battere la rimessa laterale e sono stato allontanato dal terreno di gioco, quindi non riesco a darmi una risposta. Sia sull’espulsione di Roumadi che su un possibile rigore non assegnatoci, preferisco non tornare”.
Prova a dare una lettura del ko anche il direttore sportivo Bruno Cavallo, che riassume così la sconfitta dei giallorossi: “Al momento abbiamo tre tipologie di problemi su cui dovremo lavorare: gli infortuni; le prestazioni alterne ed i troppi gol subiti. Oggi è mancata di fatto la prestazione: gli attaccanti non sono stati quasi mai pericolosi ed il centrocampo ha fatto mancare loro i giusti rifornimenti. Il gol, poi, è arrivato a causa di un grave errore: una diagonale non fatta. Detto questo, occorre dare i giusti meriti ai nostri avversari, che hanno disputato un’ottima gara, pur essendo fuori casa: volevano probabilmente pareggiare ma sono riusciti a vincere con merito”.
Carlo Cerutti
