“Viaggio nella poesia di Lalla Romano” con letture e accompagnamento musicale | Giovedì 13 agosto alle ore 17 presso la Cappella della Madonna del Pino di Demonte

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Giovedì 13 agosto alle ore 17, presso l’area antistante la Cappella della Madonna del Pino di Demonte (valle Stura, località Fedio), l’associazione culturale Marcovaldo presenta “Viaggio nella poesia di Lalla Romano”, iniziativa a cura di Antonio Ria con l’interpretazione di Maria Silvia Caffari e l’accompagnamento musicale del gruppo “Arf” (Acustic Rock Folk).

 

Il programma di attività legate a Lalla Romano prevede a cavallo di settembre e ottobre un ciclo di tre incontri, sempre curati da Antonio Ria, sul tema “Scrittura e fotografia in Lalla Romano”. Sempre a Demonte fino a fine settembre ogni domenica e giorno festivo, dalle ore 14,30 alle 19, sono visitabili Palazzo Borelli e lo Spazio “Lalla Romano”. L’ingresso è gratuito. Per maggiori informazioni telefonare allo 0171/618260 o visitare il sito Internet www.marcovaldo.it.

 

Il lungo viaggio di Lalla Romano nella poesia – spiegano gli organizzatori – viene presentato seguendo il percorso cronologico dei suoi libri di poesie e, per dare il senso di questo cammino, da ogni pubblicazione se ne sceglieranno alcune particolarmente significative, in quanto esiste un legame molto stretto tra una poesia e l’altra, tra un libro e l’altro. La poesia, infatti, è all’origine della scrittura di Lalla Romano, per questo il critico Cesare Segre, curatore delle sue opere nei due Meridiani Mondadori, ha molto insistito affinché il primo volume iniziasse appunto dalle poesie”.

 

Scrittrice fra le più interessanti del Novecento italiano, Graziella Romano, detta Lalla, nasce l’11 novembre 1906 a Demonte, piccolo Comune della Valle Stura in provincia di Cuneo. Conseguita la maturità classica e intrapresi gli studi letterari all’Università di Torino, Lalla Romano preferisce dedicarsi in un primo momento al suo amore per la pittura, frequentando – su consiglio del suo maestro Lionello Venturi – la scuola di Felice Casorati.

 

Esercita per vent’anni l’attività pittorica, accanto a quella della scrittura, mentre lavora come insegnante. Incoraggiata da Eugenio Montale, nel 1941 esordisce come poetessa con la raccolta di versi “Fiore”. Successivamente, dopo il suo trasferimento a Milano, scrive libri di narrativa, fra cui “Le metamorfosi” e “Maria”. Ma è il romanzo “Le parole tra noi leggere” a renderla nota al grande pubblico nel 1969 e a farle meritare il Premio Strega. La sua scrittura indaga con limpidezza e concentrazione di stile l’esistenza quotidiana, spesso a partire dalla propria, alla ricerca di uno squarcio di verità.

 

I rapporti interpersonali nelle varie stagioni della sua vita, soprattutto quelli col figlio, e la riflessione sul senso della memoria e sul legame fra vita e letteratura sono fra i temi ricorrenti nelle sue opere: ne sono esempio “La penombra che abbiamo attraversato”, “Una giovinezza inventata” e “Nei mari estremi”. Fervida romanziera, ha continuato a scrivere fino agli ultimi anni, nonostante la cecità progressiva. Si è spenta a Milano il 26 giugno 2001. Il “Diario ultimo”, pubblicato postumo nel 2006, è la sua estrema testimonianza narrativa.