L’Unione delle Province: “Contributi decisi in base a cifre sbagliate. Impossibile garantire i servizi” | All’assembea nazionale di Roma presente il consigliere cuneese Manavella

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I numeri da cui il Governo è partito per decidere il contributo delle Province e delle Città metropolitane alla manovra economica 2015–2017 sono sbagliati. Con 1 miliardo di taglio di euro in più nel 2016 che diventano 2 miliardi nel 2017, le entrate delle Province sono completamente azzerate e non ci sono risorse per garantire i servizi”.

 

Lo ha detto il presidente dell’Unione delle Province d’Italia (Upi), Achille Variati, intervenendo nei giorni scorsi all’assemblea nazionale dei Presidenti di Provincia. Per la Provincia di Cuneo era presente il consigliere Flavio Manavella, su delega del presidente Federico Borgna.

 

In sintesi, secondo l’Upi, c’è ancora la speranza che il livello governativo si sia reso conto dell’errore contabile sulle cifre che si è fatto sulle Province – ha spiegato Manavella – e del rischio di portare al collasso tutto il sistema degli enti locali, con ciò che ne consegue sulle materie demandate alle Provincia, prima fra tutte la manutenzione di strade e scuole, destinate al totale abbandono. La situazione è tragica a livello nazionale e nessuna Provincia fa eccezione.

 

Solo la Provincia di Cuneo deve occuparsi di 3.500 kilometri di strada e 80 scuole superiori. “É ormai evidente – ha concluso Variati a Roma – che i numeri passati alla Presidenza del Consiglio quando è stata scritta la Legge di stabilità erano sbagliati e rischiano di far fallire una buona legge“.

 

La delicata trattativa è seguita dai sottosegretari Bressa, Baretta e Rughetti, che la stanno portando avanti affinchè non vengano a mancare i servizi ai cittadini.