Un progetto scuola-lavoro che si terrà direttamente nella cucina della diabetologia dell’Asl CN1 a Savigliano | Gli allievi dell’alberghiero di Dronero cucineranno per i diabetici

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Da ottobre a maggio gli allievi dell’istituto alberghiero di Dronero cucineranno per i diabetici, presso la struttura di Diabetologia ed Endocrinologia dell’Asl CN1, nell’ospedale di Savigliano: ogni martedi pomeriggio, dalle 14.30 alle 16.30 piccoli gruppi di diabetici (massimo 8) incontreranno gli allievi cuochi della scuola che, sotto la guida dei loro tutor, proporranno ricette appetitose, piatti gustosi e colorati, cucinati però con l’attenzione richiesta per chi deve avere un occhio di riguardo per la dieta.

 

“La Diabetologia è un’eccellenza e porta avanti da tempo progetti innovativi – dice il direttore generale dell’Asl Francesco Magni, nel corso della presentazione del progetto che ha portato a Savigliano, giovedi 9 luglio, cattedratici dell’Università di Torino come il direttore della Scuola di Medicina Ezio Ghigo, quello della Scuola di Specializzazione di Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del Metabolismo Emanuela Arvat e l’ex campione olimpionico di marcia Maurizio Damilano –. Ricordiamo che l’Asl ha a cuore la salute dei pazienti, ma in generale il benessere integrale delle persone e questi progetti vanno senz’latro nella direzione giusta.”

 

Il direttore della diabetologia, Salvatore Endrio Oleandri ricorda che nei 23 centri presenti sul  territorio sono in cura circa 20 mila diabetici e lancia l’iniziativa della creazione di un gruppo di lavoro con le famiglie dei bambini diabetici.

 

Il professor Ghigo è anche direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport: “Ci proponiamo di formare medici che si occupino non soltanto dello sportivo agonista, ma delle scienze motorie nel loro complesso, attraverso la conoscenza della fisiologia ma anche del ruolo dell’esercizio fisico che può rappresentare una vera terapia. Non dimentichiamo che le malattie cardiovascolari uccidono più di quelle oncologiche.”

 

Di movimento e cammino se ne intende Maurizio Damilano che con i fratelli ha fondato la Scuola del Cammino: “La lunga collaborazione con l’Endocrinologia del dottor Oleandri ci ha portato a incidere nella cultura delle persone – spiega l’ex olimpionico, oggi testimonial del progetto fitwalking a livello nazionale – e sono fondamentali la prevenzione primaria e anche quella secondaria per la riduzione del consumo di farmaci, che incide sul costo a carico del Servizio sanitario nazionale”.

 

La tecnica del fitwalking insegnata alla Scuola del Cammino è diffusa a praticata ormai in tutta Italia da molti cittadini e senz’altro, a livello di prevenzione secondaria, direttamente dai diabetici.

 

Quanto alla dieta, essa è “il primo strumento che un metabolista deve offrire al paziente con malattia conclamata, a soprattutto a livello di prevenzione”, sostiene Emanuela Arvat. Le malattie dismetaboliche rappresentano l’anticamera delle malattie cardiovascolari e le diete, predisposte secondo schemi personalizzati in base alle diverse abitudini culturali, alimentari e di vita, sono la prima terapia e in tal modo devono essere vissute.”   
Il contributo dell’Istituto di Dronero è quello di contribuire a rendere accettabile la dieta. Claudio Dutto, dirigente scolastico, ricorda progetti come “Star bene a tavola”, “Celiachia” e, più di recente, “Cucino … Expo sum”. che in partnership hanno coinvolto la Scuola, l’Asl e altri soggetti. Tra le competenze che gli allievi della Scuola devono acquisire nel loro percorso di studi ci sono anche scienza e cultura alimentare. “Perciò – spiega Dutto – sono chiamati a predisporre menu coerenti per diverse categorie di clienti, diete equilibrate anche nelle principali patologie.” Il progetto con l’Asl, già avviato sperimentalmente nel mese di maggio ma che decollerà in modo strutturato a partire da ottobre, rappresenta un vero e proprio esempio di integrazione scuola-lavoro.

 

Alla conferenza stampa di giovedi hanno partecipato anche il direttore sanitari odi Azienda Gloria Chiozza, il direttore di presidio Giuseppe Guerra, i direttori dei dipartimenti di Area medica cui fa riferimento la Diabetologia quello diretto da Baldassarre Doronzo per l’area Fossano-Saviglinao-Saluzzo e quello di Marco Formica per Mondovì-Ceva, la rappresentante Fand per il Cuneese Maria Stella.