Speleologo disperso a quota 1200 metri, ritrovato stamattina | L’uomo era insieme ad altri colleghi ma si è smarrito mentre tornava verso l’auto

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Verso le 20 di ieri sera 14 giugno M.B. speleologo residente nel capoluogo della Valle d’Aosta è uscito dalla grotta denominata “I Cinghiali Volanti”, ad una quota di 1200 m circa, con altri compagni di escursione; mentre questi giungono a valle presso le auto e si accorgono che manca uno di loro, lo cercano ma invano.

 

Il malcapitato  lungo lo stretto ed esposto sentiero che conduce a valle perde il casco, tenta di recuperarlo ma il terreno è davvero impervio, non riesce a tornare sulle proprie tracce, passa il tempo ed il giovane 26enne smarrisce  l’orientamento e si trova solo al buio a vagare tra i pendii scoscesi della frazione Pianbernardo del Comune di Garessio.

 

Gli altri speleo danno l’allarme al 118 verso le 22,30, immediato l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese della Stazione di Garessio coordinata da Claudio Odasso, i cui tecnici si portano in loco e battono a tappeto la zona, con le difficoltà di un’operazione notturna, viene rinvenuto il casco ma del disperso nessuna altra traccia, in zona vi sono delle balze rocciose che preoccupano i soccorritori. Nella notte si uniscono alle ricerche la squadra della Guardia di Finanza ed i Vigili del Fuoco,mentre i Carabinieri raccolgono notizie sul disperso.

 

La perfetta sinergia tra i vari corpi intervenuti rende possibile il ritrovamento del disperso verso le sette di stamane, grazie anche ad una unità cinofila della Guardia di Finanza, sta bene, si era rifugiato molto in basso rispetto al sentiero lungo un torrente per dissetarsi ed aspettare la luce non avendo più alcun riferimento per arrivare all’ auto.

 

Condotto a valle dai soccorritori è stato visitato da un medico del 118 che ne ha constatato le buone condizioni, nelle prossime ore raggiungerà la sua famiglia ad Aosta, illeso dopo una notte all’aperto.