Marco Rosso in Comune: “Dopo sei anni e mezzo l’unica certezza è che non sarò mai più presidente del Cuneo Calcio” |Tema del giorno il rifacimento dell’impianto di illuminazione del “Paschiero” in caso di Lega Pro, ma la strada è in salita

0
491

Torna di stretta attualità la “questione stadio” a Cuneo: in caso di promozione del Cuneo Calcio in Lega Pro, con le regole approvate nell’ultimo anno, lo Stadio “Fratelli Paschiero” non sarebbe a norma, in particolare per l’impianto di illuminazione, insufficiente per le dirette in streaming e le gare notturne. Per questo motivo ieri è stata indetta una Commissione in Comune alla quale ha partecipato l’ex Presidente biancorosso Marco Rosso. E l’impressione avuta è quella di un vicolo cieco, sperando di essere smentiti.

 

Dopo una breve introduzione, il maggiore azionista del Cuneo Calcio è entrato nei discorsi salienti dell’incontro: “Dopo sei anni e mezzo ho lasciato la presidenza del Cuneo Calcio per seri motivi di salute. Si è deciso di non nominare un nuovo presidente, ma un Amministratore Delegato unico, nonchè unico legale rappresentante della società nella figura di Oscar Becchio. La nostra stagione è ancora da definire: oltre agli ottimi risultati raggiunti dal Settore Giovanile, nel quale militano più di 200 ragazzi, la Prima Squadra ha finora ottenuto risultati discreti, siamo in testa al campionato ma ovviamente i conti li faremo alla fine. Scaramanzia a parte, però, l’ipotesi della promozione in Lega Pro è concreta ed è giusto dovre programmare il futuro: ed ecco che arriviamo alla questione annosa dello stadio. Le caratteristiche del “Paschiero” non sono a norma rispetto a quelle richieste dalla Lega Pro. Ho parlato con l’assessore Valter Fantino ad inizio anno – continua Rosso – e gli ho esposto le lacune del nostro stadio, soprattutto per quanto concerne l’illuminazione: con le nuove regole imposte (e gli accordi con Sportube per la diretta streaming di tutte le partite), la Lega Pro non concede più le proroghe così come successo in passato e, quindi, bisogna agire“.

 

Le possibilità rischiano di allontanare il Cuneo da Cuneo: “L’unica scelta che ritengo positiva è il rifacimento dell’impianto di illuminazione, con l’aiuto delle istituzioni a livello economico. Il trasferimento a Savona o addirittura ad Alessandria sarebbe un’ipotesi negativa, sia per i mancati introiti che ne deriverebbero, sia per un costo aggiuntivo che la società dovrebbe sobbarcarsi per l’affitto degli impianti per l’intera stagione. Senza dimenticare i tifosi, che dovrebbero fare non pochi chilometri per seguire la squadra“.

 

Il primo ad intervenire, è lo stesso Assessore Valter Fantino, il quale sembra però lasciare poco spazio ad eventuali speranze: “Il Comune ha contribuito già in passato, nelle precedenti esperienze in Lega Pro del Cuneo Calcio, a potenziare l’impianto sotto il profilo della capienza. Negli incontri già sostenuti con Marco Rosso, l’amministrazione ha chiarito più volte l’impossibilità di fare un intervento in questo preciso momento storico. La Lega Pro ha cambiato le carte in tavola: mi piacerebbe però sapere e capire se e come la Lega Pro farà i controlli su tutti i campi. Qualche dubbio ce l’ho“.

 

A prendere la parola, anche Beppe Lauria: “Oltre a ringraziare il Presidente per questi sei anni, voglio sgomberare il campo dalle opzioni negative. Credo che la Lega Pro sia un’opportunità da non perdere: prendiamo atto che le condizioni oggi siano più difficili che in passato, ma bisgona scommettere su questo sogno e sullo sport. Oltre a mettere una pezza sul breve termine, che credo verrà messa, bisogna guardare avanti e cominciare a pensare seriamente alla costruzione del nuovo stadio. E per questo penso che sia fondamentale l’aiuto degli istituti bancari, che potrebbero supportare un progetto concepito e costruito insieme“.

 

Di posizione simile anche Mario Di Vico: “Rosso ha avuto il coraggio di investire nel Cuneo Calcio. E così, anche noi dobbiamo investire: il Comune ha speso 22 milioni di euro per “rendere bella la città”, dobbiamo fare in modo che la gente decida di visitare Cuneo ed il calcio può essere un valido strumento”.

 

Parole che, evidentemente, di scontrano con la realtà dei fatti: “Finchè abbiamo potuto, abbiamo contribuito – controreplica Fantino – e devo aggiungere che il discorso fatto, inerente all’aiuto delle fondazioni, è difficile da percorrere. La Cassa di Risparmio di Cuneo è attualmente impegnata nell’opera di costruzione della nuova piscina e solo dopo la sua conclusione potrà pensare di partecipare a nuovi progetti“.

 

Vicolo cieco, quindi. Ed il commento finale di Rosso fa trasparire una certa disillusione: “Da parte mia, sforzi notevoli in questi anni. Ogni società sportiva non guidata da un magnare incontra problemi quotidiani importanti e mi sarei aspettato che le istituzioni avessero potuto incidere maggiormente per stimolare le realtà produttive a sostenere un’iniziativa come la nostra che ritengo positiva. In definitiva, dopo sei anni e mezzo, l’unica certezza che mi è rimasta è che non sarò mai più presidente del Cuneo Calcio“.

 

La situazione resta intricata. Quale finale per questa stagione e quale futuro per il Cuneo Calcio in caso di Lega Pro? Trasferimento lontano dalla Granda? Uno sforzo ulteriore per mettere a norma il “Paschiero”? Oppure, un clamoroso cambio di proprietà?