Investe una donna nel centro di Envie e non si ferma a soccorrerla | La 66enne rintracciata dai carabinieri ha dichiarato “Era stata soccorsa dai passanti”

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Seppure risulti purtroppo frequente il verificarsi di un investimento pedonale ad opera di un automobilista, appare sicuramente più esecrabile quando quest’ultimo si allontani dal luogo senza prestare soccorso. È il caso accaduto il 24 marzo scorso, nel centro di Envie ad un pedone, una donna 50enne ivi residente di origini marocchine, la quale nel transitare lungo la provinciale è stata investita in pieno da un’utilitaria condotta da una un’italiana, 66enne anch’essa del posto.

 

Alcuni passanti, nel prestare i primi soccorsi alla donna infortunata, provvedevano a sollecitare l’intervento dei sanitari del 118 ed ad informare il pronto intervento dei carabinieri 112 della Compagnia di Saluzzo. I militari dell’Arma di Bagnolo Piemonte, intervenuti tempestivamente, provvedevano a raccogliere le prime testimonianze nonché a sequestrare parti staccatesi dell’autovettura a seguito dell’urto con il pedone, quali tra l’altro, lo specchietto retrovisore laterale.

 

Circa un’ora dopo, gli stessi militari, individuavano e fermavano a Saluzzo un’autovettura con alla guida la predetta 66enne enviese. Nella considerazione che l’automezzo corrispondeva alle caratteristiche dell’auto in fuga segnalata dai testimoni e soprattutto riscontrati con danni alla carrozzeria compatibili con l’urto di un pedone, contestavano alla medesima la responsabilità del sinistro.

 

La donna inizialmente negava per poi, nella parziale ammissione, minimizzava l’accaduto asserendo di non essersi fermata perché “la persona investita veniva soccorsa dai passanti”.

 

Oltre alla denuncia penale per  omissione di soccorso e fuga a seguito di sinistro stradale, all’investitrice è stata ritirata la patente di guida, mentre l’infortunata, dopo una notte trascorsa in Ospedale, ha riportato oltre ad ecchimosi e contusioni varie in tutto il corpo anche la frattura tibiale della gamba destra, con una prognosi di 45 giorni.

 

I carabinieri tengono ancora una volta a sottolineare l’aspetto obiettivo della circolazione stradale, soprattutto quella cittadina, caratterizzata da una costante interazione tra i pedoni e gli altri utenti della strada, pertanto vengono attribuiti al conducente dei veicoli maggiori vincoli e maggiori responsabilità in caso di sinistri. Oltre all’obbligo giuridico quindi, il conducente deve soggiacere anche a quello morale nel prestare primo soccorso agli infortunati, chiamando tempestivamente i sanitari e le Forze dell’Ordine.