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Eccellenza: Grande Saluzzo! Cavour steso 2-0 sotto la pioggia| Gozzo e Perrone fanno sorridere Rignanese, che vola a quota 36

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Grande vittoria per il Saluzzo nella dodicesima giornata di ritorno di Eccellenza: i granata, più forti anche della pioggia, si sono imposti con un perentorio 2-0 contro il Cavour, fino ad oggi sesto in classifica, raggiungendo quota 36 punti ed ipotecando quasi definitivamente la salvezza.

 

Pioggia e solidità

Cade la pioggia a Saluzzo. Cade e lascia ipotizzare una partita maschia, combattuta su ogni centimetro quadrato di terreno. Rignanese lo sa, ma sa anche di avere a disposizione un undici combattivo, ricco di fisicità, nonostante la stazza non elevatissima: davanti gioca il duo di piccoletti Caserio-Perrone, tra i pali il giovane Ghiglione invece di Peano. Saranno scelte azzeccatissime. Gli ospiti arrivano al “Damiano” convinti ancora di potersi riaccodare al treno playoff e si affidano ad un 4-4-2 in cui spiccano la qualità di Atteritano (faticherà con questo terreno) e il nome di Pareschi, meno incisivo del solito. Partita maschia, come detto, cominciata con una serie di ripartenze saluzzesi che intimoriscono gli ospiti, bravi a rialzarsi attorno al ventesimo, prima del vantaggio dei bianchi di casa. Uomo-gol è Gozzo, che s’inventa un gran sinistro morbido dal limite: palla a spiovere che sorprende Volante, leggermente fuori dai pali, per il vantaggio dei Rignanese boys, proprio alla mezzora.

 

Cavour s’è desta
Sbalordita, ferita e frastornata, la banda di Di Leone fatica a reagire, concedendo amplissimi spazi per le ripartenze del Saluzzo, in cui va a nozze Caserio, bravo in diverse occasioni a stoppare spalle alla porta, convergere sul sinistro e aprire sulla corsia mancina, dove Tallarico e Perrone spaccano spesso in due la difesa ospite. Il duplice fischio del direttore di gara è però uno spartiacque importante, perchè il Cavour della ripresa è ben altra squadra, in grado di fare la partita, creando non poche apprensioni a Marzanati e compagni. L’occasione più nitida al 49’: una punizione a sorpresa sulla trequarti sinistra libera Cretazzo, che con un gran tiro costringe Ghiglione al grande intervento, ma sulla sua respinta si avventa Cuttini, che, tutto solo, colpisce una traversa clamorosa a porta pressoché sguarnita! Superato il pericolo, anche grazie all’ottimo “portierino” (per tre volte decisivo con “voli” spettacolari su tiri da fuori di Cretazzo), il Saluzzo si rimette in ordine, ricomincia a lottare pallone su pallone e, scoccata l’ora di gioco, colpisce ancora. Direttore d’orchestra il solito Caserio, che calamita su di sé l’ennesimo pallone, questa volta largo a sinistra, salta un uomo e, con un preciso traversone rasoterra leggermente a rientrare, scova Perrone solissimo al centro dell’area: per l’11 di casa il destro a tu per tu con Volante è un gioco da ragazzi. 2-0 e tutti a casa.

 

Finalmente i tre punti
Sarebbe ipocrita parlare della mezz’ora finale come di un ultima grande resistenza: il Saluzzo arretra leggermente il proprio baricentro, ma non soffre mai eccessivamente e, anzi, sfiora a più riprese il tris con alcune ripartenze ben congeniate. Al triplice fischio del sig. Zanolini (ottima la sua direzione di gara, come la condotta dei suoi assistenti) si può tirare un sospiro di sollievo: il Saluzzo bello ed incompiuto è tornato a vincere e a meritare, anche senza la qualità di Peyracchia e Morero. Si sorride a trentadue denti, si vola a trentasei punti e, ora, il futuro, prossimo (la sfida con il Castellazzo Bormida) e lontano (la corsa salvezza), fa un po’ meno paura.

 

Saluzzo-Cavour 2-0

Reti: 30’pt Gozzo (S), 15’st Perrone (S)

 

Saluzzo (4-4-2): Ghiglione; Brignolo (41’st Mucciolo), Marzanati, Carli, Serra; Gozzo, Giordana, Sacco, Tallarico (28’st Allasia); Caserio, Perrone (43’st Demaria).
Cavour (4-4-2): Volante; Re (23’st Stangolini), Cuttini, Ferrati, Cristiano; Garetto (19’st Di Leone), Cretazzo, Atteritano, Valerio; Cavazzi, Pareschi.

 

Arbitro: Samuel Zanolini di Biella
Assistenti: Valentina Maiolo di Torino e Patrick Galantucci di Chivasso
Ammoniti: Brignolo (S), Gozzo (S), Ghiglione (S)

 

Carlo Cerutti

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