Percepivano assegno sociale fuori dal territorio nazionale: in 24 segnalati all’Autorità Giudiziaria

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Scoperti dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Asti in 24 che indebitamente intascavano l’assegno

Lunedì 15 dicembre 2014 – 11.15

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Asti, nell’ambito delle attività volte a tutelare la spesa pubblica nazionale,ha scoperto 24 persone di nazionalità straniera che hanno indebitamente percepito l’assegno sociale durante i periodi di soggiorno al di fuori del territorio nazionale.

La prestazione, di carattere assistenziale, viene erogata – a domanda – in favore di cittadini residenti stabilmente in Italia che abbiano compiuto 65 anni
e tre mesi di età e si trovino in condizioni economiche particolarmente disagiate con redditi non superiori alle soglie previste. In base alla specifica normativa che disciplina la materia, gli interessati hanno l’obbligo di comunicare annualmente all’INPS il periodo trascorso all’estero, indicandone la durata, al fine di consentire il recupero delle somme non spettanti.

 

Infatti, l’eventuale permanenza all’estero superiore ai 30 giorni comporta la sospensione dell’assegno. Il controllo, quindi, è stato prevalentemente rivolto a verificare il periodo effettivo di permanenza all’estero dei beneficiari.

In merito, con la collaborazione dell’Istituto di Previdenza, è stato riscontrato che in sei casi l’ammontare dell’indebita percezione ha superato – in un’annualità – la soglia prevista dal Codice Penale (3.999,96 euro). Tale circostanza ha reso necessario, per i titolari dell’assegno, la segnalazione all’Autorità Giudiziaria.

 

Le altre 18 persone risultate irregolari, pur evitando la denuncia all’A.G., dovranno restituire quanto indebitamente percepito versando
altresì una sanzione amministrativa pari all’importo loro erogato.

 

Inoltre, a seguito dei controlli effettuati dalle Fiamme Gialle, la Direzione Provinciale delI’INPS ha revocato l’erogazione dell’assegno sociale a cinque persone che si sono allontanate in via continuativa dal territorio nazionale per un periodo superiore ad un anno.