Reti ferroviarie dismesse, alberghi diffusi e B&B: novità per il turismo piemontese

0
433

La Giunta regionale vara interventi a favore dello sviluppo turistico del territorio

Sabato 29 novembre 2014 – 15.00

Alcuni importanti interventi normativi in materia turistica sono stati oggetto nei giorni scorsi dell’attività della Giunta regionale su iniziativa dell’Assessore Antonella Parigi.

Attraverso deliberazioni diverse sono stati definiti interventi che, da una parte, riguardano il settore dell’ospitalità alberghiera ed extra-alberghiera, mentre dall’altra sono stati destinati circa 870 mila euro del Piano Finanziario PAR-FSC 2007-2013 (Fondi Europei) per lo sviluppo sostenibile del sistema montano a opere di recupero di strutture ferroviarie in disuso per il loro riutilizzo a scopi turistici.

 

Le due principali novità che riguardano la ricettività turistica sono entrambe contenute nel DDL “Disposizioni regionali in termini di semplificazione”: la Regione Piemonte ha approvato una serie di norme atte a rendere più agile l’attività degli operatori alberghieri – fra cui, ad esempio, lo snellimento dei parametri di classificazione – includendo fra esse l’estensione della categoria di “albergo diffuso” a tutto il territorio regionale. Fino ad oggi tale tipologia di strutture era circoscritta ai solo territori montani e potrà ora essere localizzata in qualunque area del territorio piemontese.

Le stesse disposizioni di semplificazione toccano poi il settore dei Bed & Breakfast, che nel 2015, in occasione dell’Expo di Milano, potranno in via eccezionale, per rispondere alla maggior domanda prevista, estendere la propria attività all’intero anno, superando così l’attuale limite imposto sulle 270 giornate di attività consentite nell’arco dei 12 mesi.

 

L’altro intervento riguarda invece l’approvazione da parte della giunta regionale dei criteri per l’assegnazione delle risorse a sostegno di interventi sulle infrastrutture turistiche, che l’assessore al turismo Antonella Parigi ha deciso di destinare all’ambito ferroviario, per il recupero di caselli, stazioni, linee ferroviarie e aree annesse, carrozze ferroviarie in disuso, capaci di divenire risorsa di valorizzazione per le aree a vocazione turistica. A beneficiare di un contributo di 70.000 euro  – su progetti la cui spesa ammissibile non sia inferiore a 100.000 euro – saranno gli enti pubblici, i soggetti di diritto pubblico e le società e associazioni senza scopo di lucro.