Revisione rete ospedaliera: l’ospedale di Mondovì rischia il declassamento

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E’ quanto afferma il MoVimento 5 Stelle

Sabato 22 novembre 2014 – 16.00

A seguito della delibera sulla revisione della rete ospedaliera piemontese l’Ospedale di Mondovì corre il rischio di essere declassato entro il 31/12/2015. E’ quanto affermano in una nota congiunta gli esponenti del MoVimento 5 Stelle Federico Costamagna, consigliere comunale di Mondovì, e Fabiana Dadone, deputata.

Secondo la nuova revisione gli ospedali saranno suddivisi in:

· HUB (con bacino compreso tra 600.000 e 1.200.000 abitanti) sedi di DEA di II° livello e con tutte le specialità presenti;

· SPOKE (con bacino compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti) sedi di DEA di I° livello e con tutte le specialità presenti tranne la cardiologia con emodinamica interventistica, cardiochirurgia e rianimazione cardiochirurgia, chirurgia vascolare/toracica/maxillo facciale/plastica, radiologia interventistica, broncoscopia interventistica, rianimazione pediatrica e neonatale e medicina nucleare;

· OSPEDALI DI BASE (con bacino compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti) con pronto soccorso H24 e medicina interna, chirurgia generale, ortopedia, anestesia, laboratorio analisi e radiologia.

La struttura ospedeliera Santa Croce e Carle di Cuneo sarà HUB. Gli ospedali di Mondovì, Savigliano, Alba saranno SPOKE e quelli di Saluzzo e Bra Ospedali di base. L’ospedale di Ceva in quanto considerato di area disagiata potrà avere il pronto soccorso H24, una medicina e un day-surgery oltre alla radiologia e al laboratorio analisi.
Il presidio ospedaliero di Mondovì è però ancora in fase di valutazione ed entro il 31/12/2015 potrà essere declassato a ospedale di base e potrebbe perdere in base al regolamento del Ministero: rianimazione, punto nascite, pediatria, cardiologia e UTIC e urologia.

 

E’ scandaloso – commentano – come non sia dato sapere sulle basi di quali parametri sia stata adottata questa scelta che, di fatto, pone sotto osservazione questo ospedale. Appare chiara comunque la volontà di Chiamparino e Saittà di declassare il presidio sanitario di Mondovi, recentemente costruito spendendo oltre 60 milioni di euro, a partire dal 2016. Il Movimento 5 stelle si batterà perchè venga garantito, come previsto dalla costituzione, il diritto alla salute“.

 

Redazione